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Mobilità a Palermo, l'Ordine degli ingegneri presenta le proposte al sindaco Lagalla

Si chiude un ciclo di seminari dopo cinque incontri. Dal tram alla metro

«Abbiamo organizzato quattro incontri con cittadini e tecnici del territorio di Corleone, Partinico, Termini Imerese e Castelbuono, per raccogliere proposte sulla mobilità sostenibile e oggi le presenteremo al sindaco di Palermo Roberto Lagalla». Lo dice Vincenzo di Dio, presidente dell’ordine degli ingeneri della provincia di Palermo, che oggi, a Palermo, ha organizzato un seminario, presente Lagalla, per esporre le proposte sulla mobilità cittadina che arrivano dagli ingegneri. Si va dalla mobilità dolce ai sistemi a propulsione ibrida ed elettrica.

«Guai a parlare di mobilità individuale e su ruote - continua Di Dio -. Bisogna invece puntare sul trasporto su ferro, mobilità collettiva e nodi intermodali. La sfida di domani è quella di una mobilità collettiva, e per arrivarci bisogna incentivare il cittadino e dargli anche una serie di strumenti come un App, per esempio, o un biglietto cumulativo». In particolare, gli ingegneri puntano a promuovere il concatenamento delle strade per creare un effetto rete in grado di individuare itinerari alternativi alla viabilità principale gestita da Anas. Ridurre i flussi di traffico lungo la rete Anas con ricadute in termini di congestione, tempi di percorrenza, incidentalità e potenziare la resilienza dell’accessibilità grazie alla integrazioni di reti di diversi gestori.

Ma c'è anche la predisposizione di un piano di manutenzione di medio-lungo periodo (5-10 anni) che tenga conto del ruolo dell’itinerario per l’accesso ai singoli comuni, delle condizione meteo prevalenti e del mutato tempo di ritorno di eventi eccezionali, della specificità delle opere d’arte (muri, tombini, ponti) presenti. Da non sottovalutare poi l’idea di un modello di governance decentrata, in cui la Regione rimane titolare della competenza a pianificare, programmare e monitorare il servizio su scala regionale e a definirne gli indirizzi tariffari, mentre spetta alla Città Metropolitana l'affidamento dei servizi, con la gestione dei relativi contratti, su base provinciale. Secondo Lagalla, «il futuro della mobilità sostenibile a Palermo si basa su un progetto sul trasporto pubblico di massa, a cominciare dal tram, che tenga conto anche dell’intersezione con il metrotreno, quindi passante ed anello. Una mobilità di massa che tende a ridurre inquinamento e traffico congestionato - ha detto il sindaco - A questo si aggiungono gli interventi che sono alcuni realizzati, altri in fase di miglioramento, altri programmati sulla mobilità dolce, e quindi bicicletta e piste ciclabile. Infine c'è il grande attenzione sui parcheggi di interscambio, che dovranno diventare un vero e proprio sistema cittadino dei parcheggi».

 

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