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Presentato il progetto del polo pediatrico di Palermo: ripartono i lavori, il cantiere era fermo da sei anni

Sorgerà in Fondo Malatacca, vicino all'ospedale Cervello. Schifani ha incontrato i professionisti degli studi di progettazione. Previsti 44 mesi per il completamento dei lavori

Passo avanti per la realizzazione del nuovo polo pediatrico di Fondo Malatacca, nei pressi dell'ospedale Cervello, a Palermo. Il progetto di fattibilità tecnico-economica del centro di eccellenza materno-infantile (ex Cemi) è stato presentato al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani dal pool di professionisti dello studio Valle progettazioni di Roma e dello studio Cangemi di Palermo, che in quattro mesi hanno aggiornato il documento, per adeguarlo alle nuove esigenze, così come richiesto nello scorso maggio dal governatore. A Palazzo d’Orleans erano presenti anche il dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, Salvatore Iacolino, il commissario straordinario dell’azienda Civico-Di Cristina-Benfratelli, Roberto Colletti, e il responsabile del procedimento Vincenzo Campo.

«Stiamo procedendo - sottolinea Schifani - secondo il cronoprogramma che ci siamo dati alcuni mesi fa. Fin dal mio insediamento ho preso a cuore il completamento di una struttura essenziale per la cura dei bambini, che ponesse fine ai viaggi della speranza. Sono soddisfatto perché era un impegno preso e adesso confido nel senso di responsabilità e di collaborazione istituzionale da parte degli uffici preposti per il rilascio delle autorizzazioni in tempi celeri. Vigilerò personalmente affinché i lavori procedano nei tempi previsti senza ulteriori ritardi».

Il cantiere, fermo da sei anni a causa del fallimento della ditta che si era aggiudicata l’appalto, rischiava di restare l’ennesima incompiuta. I tempi previsti, dalla posa della prima pietra, sono di 44 mesi. Già all’inizio del 2023, la giunta regionale aveva approvato la proposta dell’assessore alla Salute, Giovanna Volo, per l’utilizzo di 118 milioni di euro circa, attraverso la riprogrammazione delle risorse stanziate con l’articolo 20 della legge dello Stato 67 del 1988. I nuovi fondi assicurano la totale copertura finanziaria dell’opera.

 

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