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Caro affitti per gli universitari a Palermo, media di 200 euro a stanza: chiesto incontro con Lagalla

Le associazioni studentesche protestano per l'impennarsi dei canoni degli alloggi: "Doveroso un confronto per un tema così importante"

L'Università di Palermo

Negli ultimi mesi, a seguito anche di un crescente aumento dell'inflazione che ha comportato un aumento del costo della vita, gli studenti universitari hanno visto un incremento dei canoni di locazione. La problematica del "caro affitti" è presente su tutto il territorio nazionale, compresa la città di Palermo. Da una media di 130 euro, massimo 180 euro, a stanza, si è passati ad una media di circa 200 euro.

Per questo motivo l'associazione studentesca Rum, tramite il suo presidente Carmelo Di Pane e i rappresentanti in seno al Senato Accademico Andrea Messina e al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari Giorgio Marretta, hanno chiesto un incontro con il sindaco della città metropolitana di Palermo, Robert Lagalla, al fine di trovare soluzioni condivise che possano tutelare gli studenti universitari.

"Si tratta di problemi complessi e siamo consapevoli che nessun soggetto istituzionale è dotato di una "bacchetta magica" in grado di risolvere immediatamente la questione, d'altro canto riteniamo però doveroso un confronto su un tema così importante per una città come la nostra che possiamo a tutti gli effetti definire come una città universitaria - scrive l'associazione -. Proporremo di prendere parte alla stipula del prossimo accordo territoriale sul canone concordato. Ad oggi infatti, pur esistendo un accordo quadro territoriale che si occupa delle locazioni per studenti universitari, le associazioni studentesche non hanno preso parte alla stipula dello stesso".

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