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Ex Pip di Palermo, spiragli per la ricollocazione dei 2.546 lavoratori

«Ci hanno fatto sapere che entro il 15 luglio si dovrà chiudere la partita». A parlare è Carmelo Scelta, Usb (Unione sindacale di base), in riferimento alla ricollocazione dei 2546 precari del bacino degli ex Pip, che da 21 anni svolgono attività da precari nelle sedi di assessorati, scuole, ospedali ed enti pubblici, percependo un sussidio. Ci sarebbero, dunque, spiragli sul futuro dei lavoratori.

Il 29 e 30 giugno sono in programma due nuovi importantissimi incontri, il mercoledì nella sede dell’assessorato del lavoro e il giovedì presso l’assessorato del bilancio, riunioni che serviranno ad informare, ancora una volta, Roma della situazione attraverso delle proiezioni sul ricollocamento: «Da circa un anno - dice Scelta - noi sindacati e la Regione Sicilia inviamo tutti i documenti che ci vengono richiesti, sembra quasi vogliano prendere tempo. Sono tutte cose che già conoscono da molto tempo».

Ma c’è un ulteriore ostacolo: «Non siamo ammessi al tavolo - dice Carmelo Scelta - è impensabile che le parti sociali non siano previste al tavolo delle trattative». Anche dalla Regione battono i pugni affinché siano presenti le sigle sindacali: l’assessore Gaetano Armao, infatti, ha inviato più volte delle mail al Ministero, insistendo sul punto, ma la risposta sarebbe sempre stata negativa.

«L’ulteriore vergogna - prosegue Carmelo Scelta - è che la Sicilia è rimasta l’unica Regione ancora vincolata dal patto Stato-Regioni: ad oggi sono stati risparmiati oltre 200 milioni di euro, segno del buon lavoro portato avanti, ma ancora siamo legati da queste manette».

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