Oggi secondo giorno di sciopero con un’adesione del 98 per centro per i lavoratori dell’ex call center Alitalia, ora ITA, dopo che ieri Covisian ha aperto le procedure di licenziamento per i 221 addetti.
E domani i lavoratori del call center Covisian si uniranno alla manifestazione dei lavoratori dello Spettacolo, in piazza Verdi a Palermo, alle ore 11, per allargare il fronte della protesta e per chiedere la salvaguardia del lavoro sul territorio palermitano.
Stamattina il secondo sit-in, che si è svolto in piazza Indipendenza a Palermo, davanti alla sede della Regione siciliana. I sindacati e una delegazione di lavoratori sono stati ricevuti dal capo di gabinetto del presidente della Regione siciliana, Vitalba Vaccaro, e da due funzionari dell’assessorato al Lavoro.
E’ stato rappresentato il dramma degli oltre 500 lavoratori del call center ITA ed ex-Alitalia, che dopo soli sei mesi si ritrovano a vivere con lo spettro del licenziamento e messa in evidenza la situazione drammatica dell’intero comparto che in Sicilia conta circa 20 mila addetti, e che è a rischio deflagrazione.
I sindacati hanno denunciato che «ancora una vota la gara d’appalto di Ita è stata assegnata con la logica del massimo ribasso e che così si sta rischiando di eludere una legge dello Stato, la clausola sociale che salvaguardia tutti i lavoratori nel caso di cambio appalto nei call center, ad opera di ITA, una società che è al 100 per cento di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze».
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc hanno chiesto con forza una maggiore e più attiva presenza, «in passato quasi totalmente assente», della Regione siciliana a difesa dei lavoratori del comparto. Un sostegno che i sindacati si aspettano a partire dall’incontro che è stato programmato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il prossimo 20 aprile, con al centro la vertenza legata al subentro dell’appalto del call center ITA-Alitalia.
«Auspichiamo - dichiarano le segreterie provinciali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc - che lo stesso presidente della regione Nello Musumeci non faccia mancare la sua presenza all’incontro al ministero. Abbiamo, inoltre, avanzato la proposta di costituire un tavolo permanente alla Regione siciliana che affronti in maniera organica le problematiche del settore dei call center in Sicilia, anche attraverso l’utilizzo di strumenti specifici finalizzati alla riqualificazione dei lavoratori».
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