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Termini, progetto di Meccatronica per un polo di componentistica

Gregory Bongiorno

Un investimento da 30-45 milioni di euro per creare in Italia il primo stabilimento per la produzione di componenti elettromeccanici ed elettronici destinati a rifornire le aziende che realizzano poltrone e divani. A presentare il progetto nel corso della convention Startup Day/Meet Sicily nell’incubatore di Invitalia gestito dal Polo Meccatronica Valley a Termini Imerese è stato Manuel Ghetti, ceo della Motion Spa, multinazionale di Forlì (Emilia Romagna) che produce la componentistica in due impianti produttivi in Vietnam e in Cina e che ha deciso di aprire un nuovo sito industriale in Italia. «Abbiamo già una ipotesi di accordo per aprire lo stabilimento a Taranto in Puglia - ha spiegato il manager della Motion, che ha già presentato un progetto d’innovazione con Meccatronica - ma siamo venuti a Termini Imerese per capire se c’è la possibilità di creare qui l’impianto, ovviamente servono determinate condizioni.

Si potrebbero creare 250 posti di lavoro

Ci servono 30-40 mila metri quadri, il progetto prevede la creazione di 250/350 posti di lavoro e saremmo pronti a partire fin da subito. In Europa c’è un mercato vergine, Termini Imerese potrebbe avere le caratteristiche giuste per la sua posizione strategica. Faremo degli incontri, vediamo che succede: altrimenti chiuderemo l’intesa col polo pugliese».

La Zona economica speciale è un vantaggio

Tra le condizioni considerate attrattive dalle imprese che intendono investire c’è la Zes (zona economica speciale) in cui ricade l’area industriale di Termini Imerese. «Speriamo che arrivi presto la nomina dei commissari - ha detto il coordinatore del gruppo di esperti Pnrr dell’assessorato regionale all’Economia, Nicola Vernuccio - Qui a Termini Imerese bisogna realizzare le infrastrutture di supporto necessarie alle imprese, a cominciare dalla sistemazione della rete stradale ma penso ad altre importanti opere pubbliche come il porto e l’interporto». Vernuccio ha messo in guardia il sistema Sicilia riguardo ai fondi del Pnrr. «Il piano è governato tutto a livello nazionale, il 40% delle risorse andranno al Sud. Ma se in Sicilia non facciamo rete questi fondi rischiamo di perderli - ha affermato - come Regione dobbiamo facilitare la capacità di partecipazione ai bandi e dobbiamo essere veloci, quindi creare sinergia fra di noi. Altrimenti quello che succederà è semplice, perderemo i fondi del Pnrr che magari saranno intercettati meglio dalle altre regioni del Sud».

Il presidente di Sicindustria Bongiorno: "Grandi prospettive"

Per il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno, «quella di oggi è una bella giornata perchè stiamo partecipando a qualcosa di concreto, a qualcosa che è stato realizzato grazie alla buona sinergia tra Invitalia e il Polo Meccatronica». «Stiamo parlando di prospettiva, di futuro, di aprire ai giovani le porte di una palestra che si muoverà sui temi propri della Next Generation Ue: sostenibilità, innovazione, digitalizzazione - ha aggiunto - E Sicindustria non può che essere presente. In quest’Isola c’è voglia di fare impresa e lo testimoniano i numeri del Mise sulle start up e sulle aziende innovative che vedono la Sicilia al nono posto in Italia. Si può fare tanto. Mi auguro che, prima o poi, lo sviluppo di questa terra e delle sue imprese sia inserito in cima all’agenda della politica».

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