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Mail inesistente o codice fiscale sbagliato: valanga di domande errate per i buoni spesa a Palermo

Se già oltre milleduecento famiglie a Palermo hanno usufruito degli interventi di assistenza alimentare diretta con la consegna di beni di prima necessità, da oggi alcuni dei centri di distribuzione collaboreranno anche alla raccolta dei documenti di chi ha chiesto l'assistenza economica.

Ciò che emerge, intanto, è una valanga di errori da parte delle famiglie nel compilare i documenti con cui chiedono aiuti alimentari al Comune. Come racconta Giancarlo Macaluso sul Giornale di Sicilia in edicola, sbagliano a scrivere la mail, sbagliano a compilare il modulo, dimenticano di inserire informazioni essenziali.

Per molti, dunque, si rischia uno slittamento dell'erogazione del beneficio se non rimedieranno in tempi brevi.

Su circa 8.000 «pratiche» quasi 1500 riportano una mail che il sistema non riconosce. Inoltre, circa mille delle domande risultano con un codice fiscale sbagliato, mentre altre posizioni sono da scartare perché il richiedente non risulta residente in città.

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