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Coronavirus, Nursind Palermo: “Misure per garantire dipendenti a partita Iva"

“In queste ore di emergenza c’è una categoria che più di tutte rischia di pagare la propria posizione lavorativa. Sono i dipendenti a partita Iva che se si dovessero ammalare non sarebbero neanche retribuiti”. È l’allarme lanciato da Aurelio Guerriero, segretario territoriale del Nursind Palermo, che fa suo l’appello di centinaia di lavoratori preoccupati dalla situazione che si è venuta a creare.

Chi lavora a partita Iva – spiega Guerriero – non è tutelato con gli stessi diritti di chi ha un normale contratto, che consente di beneficiare di permessi e giorni di assenza retribuiti per malattia. Addirittura questi lavoratori hanno divise proprie, senza identificativo, e quindi senza la possibilità di lavarle in aziende, con tutte le conseguenza e i rischi del caso. E non parliamo solo di qualche dipendente, ci sono ospedali che da soli hanno oltre 300 dipendenti tra Oss, infermieri, medici e altro personale con questo rapporto di lavoro atipico. Non possiamo far finta di nulla. Ci sono lavoratori che mi hanno contattato in lacrime per la paura di dover stare in quarantena e di perdere il posto di lavoro”.

Guerriero propone dunque alcune soluzioni urgenti: “Chi ha maturato i requisiti previsti dalla legge – dice il segretario del Nursind Palermo – va immediatamente assunto e stabilizzato con un contratto che preveda contributi e tutele della professione. Questo vale sia per i lavoratori a partita Iva sia per i tantissimi lavoratori a tempo determinato che in questi giorni stanno dando il loro contributo nella battaglia contro il virus. Per gli altri invece è necessario pubblicare un bando che consenta l’assunzione e che possa dare priorità a questo personale che da tempo è in servizio e lavora fianco al fianco con i dipendenti in pianta organica, correndo i medesimi rischi ma non godendo di alcuna tutela. Fermo restando che bisogna potenziare gli organici con tutti gli strumenti disponibili, perché questo personale a partita Iva e quello a tempo determinato sono già in servizio”.

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