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Sanità palermitana in crisi, la Fials contro l'Asp e la direzione del Civico

La Sanità palermitana è in sofferenza. La Fials Palermo punta il dito contro il Civico, dove la carenza di organico crea problemi per turni e impedisce pure le ferie, ma anche contro l’Asp dove la circolare della Regione sulle stabilizzazioni è ancora inapplicata.

Il sindacato spiega: “Mentre le altre Asp hanno avviato le stabilizzazioni dei precari applicando la legge Madia, l’Asp di Palermo è al palo. La circolare dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dell’8 luglio scorso, è ancora lettera morta”.

La Fials Palermo, attraverso il segretario Enzo Munafò e il segretario aggiunto Giuseppe Forte, chiede di integrare l’ordine del giorno dell’incontro che si terrà domani per affrontare l’argomento. “Una situazione davvero paradossale – spiegano i sindacalisti – se pensiamo che l’Asp di Ragusa ha già avviato gli adempimenti preliminari adottando l’atto di ricognizione per un totale di 275 precari su una popolazione per Ragusa e provincia di circa 321 mila abitanti, mentre Palermo è ancora ferma con 1.252.000 abitanti circa e piano che prevede la stabilizzazione soltanto di 400 ex Lsu su 650, prevendendone anche la retrocessione per un centinaio di essi. Il rapporto tra popolazione e organici è evidentemente sproporzionata e insufficiente”.

All’ospedale Civico è invece impossibile garantire i turni per il personale infermieristico. La Fials, per voce di Mario Di Salvo, segnala che “l’indisponibilità di personale e la necessità di rendere possibile la fruizione del diritto alle ferie per tutto il personale, rendono impossibile la copertura dei servizi sinora garantiti”.

Il sindacato ricorda che “la Costituzione, in merito a riposo e ferie del lavoratore, prescrive che il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali retribuite e non può rinunziarvi. Tale periodo deve essere di almeno due settimane ininterrotte. Concetti ribaditi anche dalla Corte di Giustizia europea”. Di Salvo spiega inoltre che “la Direzione non fornisce alcuna risposta alle nostre istanze in merito e non si assume la responsabilità di dare risposte ufficiali ai sindacati. Non hanno provveduto ad acquisire personale dal comma 2 legge Madia, dalle graduatorie di mobilità, dai concorsi a tempo determinato banditi, dalle graduatorie aperte presso altre Aziende siciliane. È una vergogna e una violazione dei diritti intollerabile”.

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