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Palermo, pista ciclabile via Archirafi-Bandita: al lavoro sul progetto

Passi avanti per il progetto della pista ciclabile che da via Archirafi dovrebbe portare fino al porticciolo della Bandita a Palermo attraversando la zona di Acqua dei corsari. Sul sito web istituzionale del Comune è stato pubblicato, infatti, il bando di gara per l'affidamento del servizio di progettazione di fattibilità tecnico economica sul progetto generale, la progettazione definitiva, la progettazione esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione del I lotto funzionale, la progettazione, direzione ed esecuzione delle indagini sismiche e geologiche, le pratiche catastali. Per presentare le offerte c'è tempo fino alle 12 dell'1 agosto.

Il progetto, che fa parte del Pon Metro, prevede l'integrazione e il completamento dei percorsi esistenti che si snodano su marciapiedi, strade e costa. Incluso nel progetto c'è il recupero di un edificio da destinare alle
opere smart. Nello specifico si interverrà sulla pista già esistente dalla Via Archirafi alla Via Diaz, poi verrà realizzata una nuova pista ciclabile e pedonale sulla costa, nel tratto compreso tra il Museo del Mare (Ex Deposito Locomotive) e la Via Diaz.

“Un altro passo in avanti nell’attuazione del Pon Metro - ha dichiarato l'assessore alla Rigenerazione urbanistica e urbana, Emilio Arcuri -. Un altro passo in avanti per la riqualificazione di una città dove anche gli interventi per l’ampliamento del sistema della mobilità dolce, coniugato con l’innovazione, così come è stato per la realizzazione del tram e la progettazione delle nuove linee tranviarie, assumono un ruolo decisivo per il cambiamento di Palermo".

Per il sindaco Leoluca Orlando l'avvio di questo progetto è "un altro importante segnale di attenzione alla zona costiera della città, al suo recupero e alla sua vivibilità in chiave sostenibile. Facilitare la fruizione ciclabile e pedonale della costa vuol dire sottrarla al degrado e al rischio di speculazione, restituirla ai cittadini come luogo di nuova socialità".

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