PALERMO. Ci sono 105 milioni di euro nel triennio, sulla carta, da impiegare per 63 interventi sulle strade secondarie dissestate, franate, interrotte, nell'area della città metropolitana di Palermo.
Strade da riparare che possono essere occasione di lavoro per edili, geologi, ingegneri, forestali. La Cgil, che in uno studio ha evidenziato tutti i punti fragili della viabilità dell'area metropolitana ed elencato i tipi di intervento e i finanziamenti, chiama a raccolta istituzioni, enti, associazioni e comuni, dall'Anas, all'assessorato ai Trasporti della Regione, al Comune di Palermo, ai Comuni della Provincia, per avviare una fase di monitoraggio e di controllo della spesa dei fondi destinati ai lavori.
E per chiedere che dagli annunci si passi all'apertura dei cantieri e alla messa in sicurezza del territorio con l'avio delle opere pubbliche. L'occasione sarà la presentazione di un dossier che sarà illustrato domani nel corso dell'iniziativa «Viabilità secondaria. Necessità primaria», alle 9 nella sala Bosco della Camera del Lavoro, in via Meli, 5.
Intervengono all'iniziativa, presieduta dal segretario Cgil Palermo Enzo Campo, Mario Ridulfo, della segreteria Cgil Pa con la relazione introduttiva, Domenico Giannopolo, sindaco di Caltavuturo, Eutilio Mucilli, direttore regionale Anas Sicilia, Leoluca Orlando, sindaco città metropolitana, Antony Passalacqua, Mobilita Palermo, Francesco Piastra, segretario Fillea Cgil Pa, Saverio Piccione, segretario d'organizzazione Cgil Sicilia, Giovanni Pistorio, assessore regionale Infrastrutture e Mobilità, Fabio Sanfratello, presidente Ance Palermo, Franco Spanò, segretario generale Filt Cgil Sicilia. Conclude Gianna Fracassi, segretaria nazionale Cgil.
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