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Cresce la crisi degli alberghi, più di 500 lavoratori sono a rischio a Palermo e provincia

Tra ex Jolly e Centrale Palace 29 licenziamenti, più di 400 in bilico con i contratti stagionali e l’esternalizzazione dei servizi

PALERMO. Crisi del lavoro nel settore alberghiero. Secondo le stime della Filcams Cgil a Palermo e provincia sono oltre 500 i lavoratori del settore che rischiano ripercussioni: dalla perdita del lavoro - per la chiusura delle strutture ricettive o per la riduzione di personale - alla decurtazione dello stipendio, per via della stagionalizzazione di molti alberghi.

Le cause di questa preoccupante deriva, secondo la Filcams, sono molteplici, a cominciare «dall'assenza della programmazione turistica a livello regionale», dice Monja Caiolo, segretario provinciale della Filcams palermitana. Anche se gli indicatori turistici segnano un incremento delle presenze in città, le strutture ricettive faticano, soprattutto nel periodo considerato di bassa stagione, da novembre a marzo «e per oltre 400 lavoratori si prospettano contratti stagionali, esternalizzazione di servizi e contratti a chiamata, tutte formule che si trasformano in perdite di denaro per i lavoratori».

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