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Palazzi pericolanti a Palermo, interviene il Comune: «Ma spese a carico dei privati»

I lavori urgenti su 14 edifici del centro storico erano stati ordinati ai proprietari, che non li hanno mai eseguiti

PALERMO. Se il privato fa orecchie da mercante, il Comune interviene; ma poi chiede il conto. È così che ha deciso di agire la giunta di Palazzo delle Aquile che, nel corso dell’ultima riunione, ha disposto la messa in sicurezza di tutta una serie di edifici privati pericolanti. Strutture in cui gli operai non sono mai entrati in azione, nonostante le ordinanze del sindaco Orlando in cui si intimava ai proprietari di eseguire urgentemente i lavori.

Ecco, dunque, che due milioni di euro saranno impiegati esclusivamente per quattordici edifici del centro storico, mentre poco meno di 170 mila euro serviranno per intervenire in cinque strutture sparse nel resto della città e tra le quali c’è anche il pontile in legno degli ex Bagni Petrucci, in via Messina Marine.

«Di fronte a concrete situazioni di pericolo — dichiara Leoluca Orlando — non possiamo attendere oltre che chi ha la competenza si attivi. Ovviamente, il Comune sta soltanto “anticipando” delle somme, per il cui recupero si adopererà immediatamente, perché sia chiaro che nessuno può scaricare sulla collettività le proprie responsabilità».

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