PALERMO. Le idee sono abbastanza chiare su come l'azienda dovrebbe muoversi da qui al 2019. Ma tra il dire e il fare... c'è di mezzo la disponibilità economica sempre più esigua. Tuttavia, l'Amat prova a darsi una nuova prospettiva presentando il nuovo piano industriale (già approvato dalla giunta).
Si attende, ora, il documento più delicato e importante: il nuovo contratto di servizio, cioè quanto e in cambio di cosa il Comune darà in termini di sostegno finanziario alla società di via Roccazzo. Il presidente, Antonio Gristina, che sembra certo sarà riconfermato alla guida del Cda dall' amministrazione-socio unico, aveva anticipato che gli uffici dell' Amat lo hanno predisposto e inviato a Palazzo delle Aquile.
Si attende che venga discusso dal Consiglio comunale. Intanto, il piano industriale fotografa una situazione del tutto precaria. E pone le basi per il rilancio societario comincicato - di dice - con un bilancio chiuso in attivo sia pure di 70 mila euro. Si racconta di come ci sia stata una inadeguatezza dei corrispettivi che è passata dal taglio del 26 per cento dei trasferimenti della Regione, alla difficoltà nella esigibilità dei crediti, dal traffico che ha comportato una bassa velocità commerciale (13 chilometri all' ora, una delle più basse d' Italia) con conseguente perdita di utenti.
DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 12 SETTEMBRE 2015
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia