PALERMO. Una su cinque (e il dato è pure generoso per difetto) non ce la fa, a stare in una casa di proprietà in provincia. Nell’Isola, infatti, è nel Palermitano che si registra la concentrazione più densa di famiglie che abitano case in locazione. Per l’esattezza, il 21,6 per cento dei nuclei.
È uno dei dati più vistosi emersi dallo studio analitico su tutto il territorio nazionale dei dati Istat basati sull’ultimo censimento, nel 2011. Ed è la città con il suo più stretto hinterland a portare i numeri alle stelle: nei piccoli centri, soprattutto montani, il dato crolla, tanto che le locazioni si azzerano quasi a San Mauro Castelverde (ultimo posto con l’1,4%), Geraci Siculo (penultima con l’1,5%) e Alia (terz’ultima: 2,3%). Vettore statistico diametralmente opposto nei comuni più vicini alla cinta urbana, di fatto pezzi dell’area metropolitana scelti sempre più frequentemente dagli stessi palermitani per mettere su casa: se il comune capoluogo capeggia la graduatoria siciliana con il 28,9%, sfiorando il rapporto di uno a tre, Villabate segue con il 28,9%, Isola delle Femmine con il 27,7%, Capaci con il 26%.
A ruota, Termini Imerese tocca il 22,9%, Bagheria il 21,2%, Catania, per fare due esempi extra provincia, a livello comunale nella classifica regionale è «solo» quinta con il 23%, mentre Trapani è nona con il 20,9%. Il dato provinciale «grosso» supera per distacco sia la media nazionale, che è del 17,9%, sia quella regionale, ferma al 15,1%.
DAL GIORNALE DI SICILIA DELL'11 SETTEMBRE 2015
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