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Palermo, Mercatone Uno verso il commissariamento

La Uiltucs Sicilia: ripianare i debiti ma tutelando i i lavoratori

PALERMO. Un commissariamento per salvare il gruppo Mercatone Uno. È questa la soluzione che potrebbe consentire all’azienda di distribuzione di mobili, complementi d’arredo e prodotti per la casa di ripianare i debiti garantendo il posto ai 3.700 dipendenti. Lo comunica la Uiltucs Sicilia.

In questo caso si supererebbe la decisione del tribunale sulla richiesta di concordato e si applicherebbe la legge Marzano come nei casi Alitalia e Ilva, essendo una società con più di 500 dipendenti e un debito consistente. L’obiettivo è riportare l’impresa alle condizioni di sostenibilità aziendale. Dovrebbero essere tre i commissari nominati, che avrebbero 180 giorni di tempo più eventualmente 90 di proroga per ristrutturare l’azienda e ripianare i debiti.

“Ci aspettavamo una situazione simile – dice Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – visto che l’azienda non si è presentata all’incontro al ministero, cosa che ha fatto trasparire la presenza di problemi non chiari. Speriamo adesso che la nomina del commissario, che sostituirà il Cda, arrivi nel più breve tempo possibile e che abbia a cuore le sorti dei lavoratori e non solo dei creditori”. Secondo indiscrezioni la firma del decreto potrebbe arrivare dopo Pasqua. Quello che si vuole evitare è di arrivare al fallimento dell'azienda.

Il Gruppo Mercatone Uno, presente sul mercato da quasi 40 anni, conta 79 punti vendita di insegna, tutti in Italia, con 3.700 dipendenti. In Sicilia sono presenti tre filiali a Palermo, Carini e Catania, per un totale di 200 lavoratori circa. Nei giorni scorsi i lavoratori hanno manifestato in tutta Italia per chiedere certezze sul proprio futuro.

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