PALERMO. Torneranno al lavoro il prossimo 12 gennaio i 262 lavoratori del call center Accenture. Grazie alla sottoscrizione dell’accordo da parte di British Telecom Italia per l’acquisizione del ramo d’azienda del contact center di Palermo, i lavoratori adesso possono tirare un sospiro di sollievo: il loro posto è salvo. Alla fine di un’intensa giornata di trattative al ministero del Lavoro, BT ha infatti sciolto il nodo firmando l’accordo abbozzato a inizio settimana con un verbale di riunione. I lavoratori dal primo gennaio passano ad Atlanet, società al 100% di BT Italia, e dal 12 gennaio tornano al lavoro presso la nuova sede cablata individuata dal Comune in via Puglisi, in zona Fiera. Il passaggio alla nuova compagine richiederà qualche sacrificio per i lavoratori: applicazione dei contratti di solidarietà, taglio del 20% sulle indennità di turno (circa 1.200 euro l’anno) e la cancellazione dei buoni pasto. Verranno però mantenuti i principi di anzianità e l’orario di lavoro. La Cgil chiede che la Regione dia il via ai piani di riqualificazione del personale attingendo ai fondi 2014-2020.
«Il nostro progetto si basa su un piano industriale di lungo termine che salvaguarda il posto di lavoro di tutti i lavoratori di Palermo e che prevede significativi investimenti per l’innovazione delle piattaforme tecnologiche e dei processi - afferma l’ad di BT Italia, Gianluca Cimini -. In questi mesi abbiamo lavorato con le varie controparti e le istituzioni - che ringraziamo - spinti dalla volontà civica e sociale di fare qualcosa per il territorio palermitano». Il sindacato esulta per l’obiettivo raggiunto.
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