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Palermo, sit-in dei 76 dipendenti di Sviluppo Italia

Hanno adottato una forma singolare di protesta: passano e ripassano sulle strisce pedonali davanti a palazzo d'Orleans, interrompendo a intermittenza il traffico

PALERMO. Secondo giorno di sciopero per i 76 dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia. È in corso un sit-in davanti alla presidenza della Regione. I dipendenti chiedono di essere convocati alla presidenza della Regione. Hanno adottato una forma singolare di protesta: passano e ripassano sulle strisce pedonali davanti a palazzo d'Orleans, interrompendo a intermittenza il traffico. Ieri l'audizione in commissione Bilancio, per discutere della sorte della società di cui socio unico è la Regione, senza commesse e senza liquidità, con i dipendenti non pagati da due mesi, è saltata: tutto rinviato al 16 dicembre.

«Continua la protesta ma registriamo la totale sordità da parte delle istituzioni, che continuano a non voler incontrare i lavoratori - dice il segretario della Fisac Cgil di Palermo Gino Ridulfo - Ieri è stato il quarto rinvio. La dice lunga sull'incapacità del socio Regione di dare una prospettiva ai dipendenti della società». I dipendenti, che chiedono un intervento di natura finanziaria per ripristinare la liquidità dell'azienda, da un anno e mezzo denunciamo le difficoltà economiche della società, che è arrivata al capolinea. Il rischio è la chiusura con la sospensione delle erogazioni di fondi nazionali per migliaia di imprese di giovani siciliani.

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