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Dopo la confisca, venerdì riapre il Centro Olimpo di Palermo

La struttura commerciale rialzerà le saracinesche grazie ad un'operazione di workers buyout: ex dipendenti che hanno costituito la cooperativa «Progetto Olimpo» ed hanno ottenuto prima l'assegnazione dei locali sequestrati

PALERMO. Mancano ormai pochi giorni alla riapertura del «Centro Olimpo» di Partanna Mondello, uno dei primi superstore nati a Palermo, chiuso da oltre un anno e sottoposto a provvedimento di sequestro. La struttura commerciale rialzerà le saracinesche grazie ad un'operazione di workers buyout: ex dipendenti che hanno costituito la cooperativa «Progetto Olimpo» ed hanno ottenuto prima l'assegnazione dei locali sequestrati alla Romana Costruzioni, e poi l'affitto dell'azienda dalla curatela fallimentare della K&K (controllata di Aligrup) e anch'essa sottoposta a provvedimento di sequestro.

Un progetto pilota in Italia, perchè è il primo di questo tipo su un'azienda sottratta alla mafia nella grande distribuzione organizzata. Una pietra miliare, dunque, come è stata la Calcestruzzi Ericina nel settore delle costruzioni.

L'operazione di workers buyout consente, in questo modo, di salvaguardare l'occupazione e riaffermare la legalità in un settore come quello della Gdo particolarmente esposto al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata.

L'apertura al pubblico è fissata per il 21 novembre, mentre il 20 novembre alle ore 10:30, il centro commerciale sarà presentato in anteprima alla stampa, alla presenza del vice Ministro agli Interni Filippo Bubbico.

La riapertura del Centro è frutto della tenacia di trentaquattro ex dipendenti che nel progetto hanno investito la propria indennità di mobilità: oltre 550 mila euro.

«Al nostro fianco - dice il presidente della cooperativa Gaetano Salpietro - abbiamo avuto Legacoop e i suoi strumenti finanziari che ci hanno offerto consulenza e supporto tecnico. E ancora, Cfi, la struttura che gestisce fondi del ministero per la nascita e il sostegno di cooperative, e le istituzioni: il comune di Palermo, la Procura e la Sezione misure di prevenzione che hanno siglato un protocollo d'intesa per facilitare il riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati».  «Abbiamo creduto fin dall'inizio nel progetto - dice il presidente di Legacoop Palermo, Filippo Parrino - Ci hanno convinto l'esperienza e la professionalità dei lavoratori insieme alla loro voglia di diventare imprenditori di se stessi. Due elementi essenziali per il successo di ogni impresa cooperativa».

Nel Centro, che conta complessivamente una superficie di 6.000 metri quadri, apriranno: una media struttura di vendita alimentare, affiliata al gruppo Ergon sotto l'insegna Eurospar, ed una galleria di negozi, tra cui una boutique e una parafarmacia. In programma anche l'apertura, nei prossimi mesi, di una media superficie non food, di un bar e di una tabaccheria.

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