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Fondi dimezzati per la Gesip: trenta milioni per gli stipendi

Poche speranze che il ministero rinnovi la cassa integrazione. Intanto la giunta stanzia 30 milioni da dividere tra 1.400 e che garantiranno paghe «al minimo»

PALERMO. La questione del rinnovo della cassa integrazione per la Gesip non è definitivamente chiusa. Anche se il ministero del Lavoro, a sentire i sindacati, pare che abbia risposto picche all’ennesima richiesta dell’amministrazione. La quale, però, tiene ancora accesa una speranza e non ha definitivamente abbandonato l’opzione visto che ancora ci sono due mesi di tempo prima di dire definitivamente addio a quel lumicino traballante.

E allora che si fa? E allora - è il ragionamento che il sindaco Leoluca Orlando ripete ai suoi collaboratori ma anche ai sindacati - bisogna fare di necessità virtù: farsi bastare quello che si ha. Intanto partiamo - ha detto il primo cittadino - e strada facendo vedremo di trovare soluzioni che possano migliorare la dotazione finanziaria. Con una parola d’ordine, però: non lasciamo indietro nessuno. Se c’è un euro quell’euro va condiviso. Falsa, dunque, la prospettiva che era balenata, cioè «sistemarne» bene 950 e cercare altre strade per i rimanenti 450.

L’«uomo dei conti», alias Luciano Abbonato, nel bilancio di previsione al momento sotto esame della commissione, ha inserito 30 milioni di euro alla voce Gesip. Trenta milioni è esattamente la cifra dimezzata rispetto ai bei tempi in cui c’erano indennità, qualifiche, straordinari e compagnia cantando. Si parte da trenta milioni che dovrebbero fronteggiare la «fame» di salario di 1.600 lavoratori (erano all’inizio 1870 che si sono ridotti di 270 unità dopo licenziamenti, esodi e pensionamenti).

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