PALERMO. Sarebbero proprio i numeri in positivo del punto vendita di Catania a spingere Ikea a volere aprire il secondo punto vendita siciliano, a Palermo. Anche, perché, secondo i dati diffusi dal colosso svedese circa il 25% dei clienti che acquistano a Catania sono palermitani. L'impresa era già sfumata anni fa, era il 2009, con la precedente Amministrazione che non riuscì a soddisfare le richieste degli svedesi.
Ancora prima che la scelta ricadesse su Catania. Certo è che questo 'matrimonio' non si fece, con conferme e smentite che si sono successe soprattutto in questi ultimi mesi.
La prima indiscrezione è giunta a marzo scorso, durante l'inaugurazione del nuovo punto vendita di Pisa, quando l'azienda rese nota l'intenzione di investire ancora sul territorio siciliano, prevedendo la costruzione di un megastore a Palermo.
La zona individuata, su cui al momento si sta cercando di trattare, è quella di Roccella, dopo la fumata nera dell'area industriale di Brancaccio e della Bandita. Opzioni che avrebbero comportato grandi costi per l'azienda che sarebbe stata costretta ad abbattere e costruire.
Così, ora, si punterebbe su un terreno agricolo che permetta all'azienda di contenere i costi, anche se per l'Amministrazione comporterebbe una variazione della destinazione d'uso. La scelta del posto sembra assai vantaggiosa non solo perché all'interno del polo commerciale in cui sorgono Leroy Merlin, Ucicinemas e Forum, ma perché si tratta di un posizionamento strategico: dall'autostrada (di cui dovrebbero essere completate le bretelle), al capolinea della linea 1 del tram, al parcheggio di scambio per il pullman che sarà presto ultimato sino al passante ferroviario.
Se si dovesse dunque giungere a un accordo, il nuovo megacentro Ikea dovrebbe sorgere su un'area di 100 mila metri quadrati, di cui 36mila occupati dalle strutture, con un investimento che dovrebbe ammontare a circa 50 milioni di euro, e un indotto lavorativo che oscilla tra i 300 e i 400 posti di lavoro.
Questa volta, forse, sembra la volta buona. I punti fondamentali di questa trattativa aperta con il Comune di Palermo, devono rispettare le politiche 'green' del colosso svedese, che punta su uno spazio immerso nel verde, strutture ecologiche e positive, ma soprattutto, condizione non trattabile, è la garanzia di legalità e trasparenza che l'Amministrazione deve garantire nei vari passaggi: dall'acquisto dei terreni alla firma di un protocollo legalità con la Prefettura.
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