La Sinfonia n. 3 di Gustav Mahler inaugura l’8 e il 9 novembre la stagione numero 65 dell’Orchestra sinfonica siciliana che si concluderà a giugno, con 28 diversi programmi settimanali nei consueti concerti del venerdì sera (21.15) e del sabato pomeriggio (17.30) al Politeama Garibaldi, cui si aggiungono due appuntamenti in anteprima, oltre al Concerto di Natale e a quello di Capodanno.
Il concerto di apertura sarà diretto da Hartmut Haenchen con la partecipazione del contralto Anke Vondung. Le due anteprime hanno per protagonisti il violoncellista e compositore palermitano Giovanni Sollima (25 e 26 ottobre) impegnato tra l’altro nel Concerto n. 2 di Franz Joseph Haydn e nei suoi Folktales in prima a Palermo. Quindi salirà sul palcoscenico, sempre come direttore e solista, il pianista Alexander Lonquich (2 e 3 novembre) impegnato nel Concerto n. 27 Kv595 di Mozart e nella Sinfonia n. 2 op. 73 di Brahms.
«Dopo i grandi successi della Stagione estiva - sottolinea Elvira Amata assessore per il Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana - ci apprestiamo a vivere ulteriori emozioni legate alla nuova programmazione artistica ricca di eventi e appuntamenti di altissimo profilo. Ai vertici della Fondazione va il mio plauso».
Per la commissaria straordinaria della Foss, Margherita Rizza, «la Stagione fa tesoro dei successi musicali estivi in diverse località di Sicilia, dell’entusiasmo del pubblico per il concerto inaugurale di Belliniana-Omaggio al Cigno di Catania e guarda con ottimismo all’imminente Settimana di Musica Sacra di Monreale. Presenze e incassi mirano a essere il doppio del 2023, superando i 500mila euro».
Il consulente per la programmazione Giuseppe Cuccia, nel ringraziare Dario Oliveri, che l’ha preceduta, sottolinea “rarità e progetti artistici riguardanti, ad esempio, paesi musicalmente interessanti come l’Armenia, l’Ungheria, la Spagna. E poi tre appuntamenti con la voce: un omaggio a Puccini nel centenario della morte, con pagine sinfoniche, arie e duetti diretti da Andrea Licata; la Passione secondo Giovanni di Bach diretta da Lothar Koenigs per Pasqua e una rarità come Jone, opera del compositore palermitano ottocentesco Errico Petrella, oggi purtroppo dimenticato».
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