Nel cuore di Palermo nasce un giardino che è anche un museo. Il nuovo polo culturale, intestato a Santa Rosalia, è promosso dalla Fondazione Sicilia come un’ala museale di Palazzo Branciforte. Lo ha progettato lo studio Mca - Mario Cucinella Architects, che lo ha concepito come una «teca trasparente, aperta alla comunità e in dialogo con il quartiere circostante, sormontata da un giardino pensile ispirato a quelli arabo-normanni». Il giardino pensile ospiterà specie vegetali profumate e colorate nelle diverse stagioni: sarà quindi una piccola oasi urbana con piante d’ombra e alberi da frutto.
Il progetto è stato presentato da Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione Sicilia, come un’operazione che, oltre a rigenerare e riqualificare un quartiere, «ha un forte valore simbolico: verde, cultura, sostenibilità sostituiscono finalmente cemento e degrado». La Fondazione ha recuperato un immobile da anni abbandonato in piazza Guzzetta, che diventerà un nuovo spazio espositivo dopo l’approvazione recente in Consiglio comunale di una variante al piano regolatore generale.
Il progetto risponde, è stato sottolineato, a una duplice esigenza: ampliare la superficie museale di Palazzo Branciforte da destinare alle mostre temporanee e, al tempo stesso, dare vita a un polo culturale aperto alla città e al quartiere. «È importante per noi sposare il nuovo polo museale - dice il sindaco Roberto Lagalla - perché propone di arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana. Siamo così riusciti a concretizzare un nuovo proficuo rapporto tra pubblico e privato».
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