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Palermo, il Festival delle letterature migranti si apre con una gara di traduzione

Gli studenti di due licei, il Maria Adelaide il Francesco Scaduto di Bagheria, e si confrontano su un brano di Irène Némirovsky

Il Festival delle Letterature migranti di Palermo prepara una «primavera» del libro e della lettura grazie alla seconda fase del progetto «Flm ad alta voce». Ad aprire il programma, il 18 marzo, sarà il translation slam in francese, una gara di traduzione letteraria curata da Eva Valvo, che si svolgerà ai Cantieri culturali della Zisa, alll’Institut Francais, che ospiterà due classi dell’Educandato statale Maria Adelaide di Palermo e del liceo ginnasio Francesco Scaduto di Bagheria, impegnate nella traduzione di un brano di Irène Némirovsky, scrittrice francese di origine ebraica ucraina, vittima della Shoah (1903-1942). A giudicare la prova due traduttrici professioniste: Simona Mambrini e Marina Di Leo che hanno tradotto diversi volumi dell’autrice per Adelphi.

Presenti all’Istitut Francais nel dibattito «Cette phrase emportée» che precederà la gara vera e propria, insieme alle traduttrici e la curatrice Eva Valvo, anche le tutor che hanno accompagnato i ragazzi delle due scuole nella scoperta dell’autrice, Caterina Pastura e Sara Cacioppo.

«Nelle scorse settimane i ragazzi sono stati introdotti alla sfida della traduzione letteraria, con l’aiuto delle rispettive tutor - dice Eva Valvo - ponendosi in rispettoso ascolto del testo originario nella consapevolezza che la voce di chi traduce non può mai essere neutra. Così si sono avvicinati al testo e allo stile di Irène Némirovsky con uno sguardo diverso. Adesso toccherà a loro rendere al meglio in italiano un brano del romanzo breve “Il ballo” e spiegare e difendere le proprie scelte traduttive durante lo slam».

Ma la gara di traduzione è solo la prima tappa di una maratona di incontri, laboratori e letture ad alta voce verso tre date importanti per tutti gli amanti della lettura: la «Giornata internazionale del libro», il «Maggio dei libri» e «Una Marina di Libri».

Già partito nelle scuole superiori il laboratorio «La parola, l’emozione, la voce», un progetto di Giuseppe Cutino, curatore della sezione teatro di Flm, e Marco Mondino. Gli incontri coinvolgeranno come docenti anche lo scrittore Mohamed Maalel e l’attrice Stefania Blandeburgo.

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