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Dieci giorni di festa, presentato il Carnevale di Termini Imerese

Sfilate di carri e di gruppi, al via il 4 febbraio

Dieci giorni di festa, sfilate di carri e di gruppi, con le grandi maschere tipiche della tradizione termitana, «u nannu e a nanna», cantanti, cabarettisti e perfino un museo. Sono le caratteristiche del carnevale di Termini Imerese, uno dei più antichi d’Italia, dopo un lungo periodo trascorso in sordina.

La manifestazione è stata presentata questa mattina nella sala Pio La Torre dell’Ars alla presenza del sindaco di Termini, Maria Terranova, del deputato regionale del M5s, Luigi Sunseri, e dell’imprenditore Gaetano Alioto di Rti Dinamica, la Rete Temporanea di Imprese concessionaria del Carnevale termitano 2024. Hanno portato i loro saluti il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il capogruppo del M5s a Palazzo dei Normanni Antonio De Luca.

Si parte domenica 4 febbraio a Termini alta, con l’arrivo dei Nanni in piazza Duomo per la tradizionale consegna delle chiavi della città. Si continua sabato 10 e domenica 11 febbraio a Termini bassa con la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi appiedati. La kermesse si chiuderà martedì 13 febbraio con uno spettacolo di cabaret con Sasà Salvaggio e uno spettacolo pirotecnico. La manifestazione coinvolgerà sia Termini alta che quella bassa: l’ingresso al circuito del Carnevale di Termini bassa sarà consentito esclusivamente previo acquisto di un ticket di ingresso: 5 euro il biglietto standard (consente l’ingresso al circuito per un giorno); 7 euro il biglietto full (consente l’ingresso di sabato 10 e domenica 11 febbraio). Previsto anche un «ticket solidale» che verrà gestito attraverso le associazioni di categoria, le Caritas e tutte quelle associazioni che si muovono nel mondo solidale del territorio, dal costo di due euro per entrambi i giorni della sfilata. Tra gli ospiti di richiamo anche il cantautore e paroliere Cristiano Malgioglio.

«Quando nel 2021 ci siamo confrontati con la prima organizzazione del Carnevale - ha detto Terranova - questa era una manifestazione completamente smarrita, con maestranze che avevano investito negli anni tantissimo e prestato la loro opera gratuitamente. Avevano perso entusiasmo. Quest’anno avremo un’edizione che punta a rilanciare un Carnevale che è tra i più antichi d’Italia, risalente addirittura al 1876. Fondamentale il contributo della Regione Siciliana, grazie a un emendamento dell’onorevole Luigi Sunseri».

Nel video parlano Luigi Sunseri e Maria Terranova

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