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Si apre a Palermo la cripta dedicata ai siciliani caduti in guerra

Alla cerimonia, che ha reso onore e memoria ai caduti, erano presenti numerose autorità civili, militari e religiose

In occasione della cerimonia promossa dalla federazione provinciale dell'associazione Mutilati, Assofante e l'istituto del Nastro Azzurro, è stata aperta alla città, stamattina, la cripta che si trova sotto la chiesa di Santa Rosalia di via Marchese Ugo, gestita dalla congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore.

La cripta conserva il sacrario dei caduti nella prima e seconda guerra mondiale e riporta i nomi di 1.700 siciliani. Alla cerimonia, che ha reso onore e memoria ai caduti, erano presenti numerose autorità civili, militari e religiose.

Alla presenza del comandante dell’ Esercito Sicilia il generale Maurizio Angelo Scardino, dell’assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella, del viceprefetto di Palermo Fulvio Alaimo, del presidente nazionale dell'associazione nazionale Mutilati e invalidi di guerra Claudio Betti, il presidente dell'associazione nazionale del Fante Gianni Stucchi e del presidente della federazione Fanti Palermo, Vincenzo Maniaci, è stata scoperta una targa dedicata alle vittime civili dei bombardamenti sulla città di Palermo nel 1943 ed è stata deposta una corona di fiori in memoria dei caduti.

Dopo la santa messa, il concerto della fanfara del 6° reggimento Bersaglieri di Trapani ha chiuso la cerimonia. Nella cripta che è stata costruita su progetto di Ernesto Basile, figlio del più noto Giovan Battista Filippo Basile, sono stati iscritti i nomi di 1.700 siciliani caduti durante la Grande Guerra. Tra questi anche quelli di Manfredi e Ignazio Lanza, figli del senatore Pietro Lancia Branciforte, principe di Trabia e della nobildonna Giulia Florio Lanza, che si rese promotrice della raccolta fondi per la sistemazione della cripta.

Nel video Gianni Stucchi, presidente associazione nazionale del fante e Vincenzo Maniaci, presidente federazione Fanti Palermo

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