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Teresa Mannino all'inaugurazione del Marina Yachting a Palermo: «Sembra Dubai ma è senza il petrolio»

L’ironia dell’attrice comica che ha benedetto il moderno convention center. Lo scherzo sulle credenze e sulla superstizione: «Pasqualino, perché proprio di venerdì 13?»

Teresa Mannino

«Per alzata di mano, ditemi chi ha lavorato qui e chi invece è venuto a guardare. E poi fatevi un applausone perché io sono venuta tre giorni fa e qui non c’era nulla, non c’era la fontana, non c’era manco il mare perché non si vedeva. Adesso pare Dubai, ma senza petrolio. Quando mi hanno chiamato, mi sono dimenticata di chiedere… perché oggi? Pasqualino dimmelo, perché venerdì 13? Vabbè, andiamo oltre».

Teresa Mannino a ruota libera chiude una giornata che ha regalato a Palermo una faccia nuova. «Io conosco la psicologia del siciliano. Se deve fare una cosa normale o risolvere un affare banale, manco ci si mette. Invece i problemi grossi, lo fanno uscire allo scoperto. Deve risolvere il problema del traffico? Manco ci si mette. Un porto nuovo, con cinquecentomila milioni di metri quadri, navi colossali, un prato inglese più degli inglesi… niente, allora entra in fibrillazione e si dà da fare». Insomma, benedizione da palermitana, ma si vede che persino la Mannino è felice di vedere la città pittata a nuovo. Certo quel nome, Pasqualino (Monti) lo usa a mo’ di bandiera, le piace il suono che ha.

Ma il vero spettacolo della serata non è Teresa Mannino e non è la Marina Yachting, ma la palermitana invitata: che ha telefonato alle amiche milanesi e romane per chiedere quale fosse la mise adatta per un’inaugurazione mattutina.

Certo, il bon ton voleva abito da cocktail e c’è chi si è presentata in lungo di raso da matrimonio nobiliare, qualcuna ha persino azzardato il cappello di paglia e la cloche, ma si sa, non si inaugura una Marina yachting ogni giorno, pesare un po’ la mano è d’obbligo, come anche il tacco 12 sul prato. E la Mannino ovviamente lo nota, le frecciate partono come saette. La lunga serata di inaugurazione si è aperta con un’ode visionaria a Marina, la fontana musicale.

Che ha fatto sì che ogni cellulare, iphone, telecamera, macchina fotografica esistente nello spazio fosse puntata sui getti d’acqua scenografici. Il debutto della fontana è stato naturalmente al tramonto, quando capo dello Stato, ministro, presidenti, sindaco erano già andati via e le «botteghe» di eccellenze siciliane si erano presentate al pubblico, tra un cannolo di Costa, una birra di Bruno Ribadi, una focaccia di Prezzemolo e Vitale e un caffè di Morettino.

Peccato, però, che circa 200 persone ieri sera sono rimaste fuori perché la vigilanza privata ha chiuso tutto adducendo come motivo che era in corso «una festa privata». L’appuntamento per i palermitani non invitati è dunque rinviato a oggi: la Marina Yachting sarà regolarmente aperta e dal 22 si potrà anche cenare nei nuovi ristoranti. Tutto in piena sicurezza, è stato sottolineato.

E eccoci allo spettacolo: la ballerina del corpo di ballo del Teatro Massimo, Yuriko Nishihara, ha interpretato Hold my hand di Lady Gaga che poi altro non è che la colonna sonora dell’ultimo Top Gun, Maverick. E invece di un partner, Yuriko ha danzato con la fontana, scambiando movenze e abbracci. Il fil rouge tra acqua e terra, tra fontana e ballerina è stato un ugello dinamico installato a terra in prossimità del bordo tra la piazza principale e il lago. Dopo la performance di Yuriko, la fontana ha proseguito da sola, e ha proiettato i suoi getti sulle note di Dangerous di David Guetta e Con te partirò di Andrea Bocelli. Al termine dello show, è stato proiettato un video del regista Carlo Fumo sulla riqualificazione dei porti.

Bella e intensa anche Ester Pantano che, strappando qualche ora al set di Makari e alla promozione dei Leoni di Sicilia, ha letto un brano da I Siciliani di Gaetano Savatteri e interpretato due splendide canzoni siciliane.

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