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Termini Imerese, durante gli scavi di Terna viene fuori un tratto dell'acquedotto di epoca romana

La società proseguirà le ricerche sotto la guida della Soprintendenza di Palermo. Il rinvenimento nell'area in cui sorgerà la stazione di conversione del collegamento elettrico sottomarino Sicilia-Campania-Sardegna

Il tratto dell'Acquedotto Cornelio venuto alla luce

Terna e l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, insieme alla Soprintendenza di Palermo, hanno avviato le attività di indagine preventiva e di scavo archeologico nell’area del Comune di Termini Imerese, in cui sorgerà la stazione di conversione del tratto ovest del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino che unirà la Sicilia alla Campania e alla Sardegna. Durante la verifica preventiva dell’interesse archeologico, nell’ambito del processo di progettazione dell’opera, condotta dall’azienda sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di Palermo, è stato rinvenuto un tratto di condotto, in gran parte ipogeo, riconducibile all’Acquedotto Cornelio di epoca romana.

Sulla base delle evidenze riscontrate durante la prima fase di cantiere, Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, guidata da Giuseppina Di Foggia, ha avviato gli scavi archeologici estensivi per la verifica della consistenza e della conservazione del rinvenimento. Le attività effettuate a Termini Imerese offriranno nuove opportunità di studio e ricerca sulle modalità di costruzione di infrastrutture idriche del passato, permettendo di arricchire il quadro delle conoscenze insediative antiche del territorio, grazie alla messa in luce anche di altri contesti.

Per riportare alla luce il condotto, rinvenuto a quote molto più profonde rispetto all’attuale piano di calpestio, è stato necessario un forte impegno coordinato di numerose risorse e diverse figure professionali, con una articolata progettazione del cantiere archeologico condotta sotto l’attenta direzione scientifica della Soprintendenza.

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