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L'Acchianata in un Monte Pellegrino ferito dagli incendi, un roseto come simbolo di rinascita

Le parole dell'assessore Cannella: «Questa è l'apertura di un lungo viaggio»

Un percorso animato e ricco di sentimenti per i festeggiamenti religiosi di Santa Rosalia. Lungo l’acchianata di Monte Pellegrino, oltre 40 artisti tra musicisti, cantanti, attori e ballerini daranno vita a 13 performance nelle 4 stazioni previste sul serpentone che porta al Santuario della Santuzza: prodotto dalla cooperativa Le Baccanti, «L’Acchianata delle Rosalie», questo il nome dello spettacolo che avrà luogo il 4 settembre, è stato presentato questa mattina a palazzo Ziino, sede dell’assessorato alla cultura del Comune di Palermo, e si impone già come un evento irrinunciabile.

Un progetto inedito alla sua prima edizione, che vedrà gli artisti esibirsi ognuno in un cameo, o preghiera che dir si voglia, alla Santa, ognuno con l’aiuto e la forza della propria arte, alternandosi a gruppi di 3 dalle 19 alle 22,30 nelle quattro postazioni del percorso: la prima sarà la stazione delle Ginestre, poi la stazione dei Gigli, stazione delle Spine e infine stazione delle Rose.

A dare il via alla serata, la piantumazione di un roseto, che il primo cittadino Roberto Lagalla metterà all’inizio del percorso come simbolo di rinascita dell’intero monte, recentemente ferito dagli incendi «certamente dolosi - attacca l’assessore alla Cultura Giampiero Cannella - il roseto avrà una doppia valenza: in primis è logicamente legato alla Santuzza, poi arriva anche il tema roghi. Ci accingiamo ad inaugurare il percorso che ci accompagnerà al 400esimo festino. Questa è sicuramente una sottolineatura dell’evento, cui l’amministrazione attribuisce molta importanza, e l’apertura di un lungo viaggio». Alla conferenza stampa presenti anche Gaspare Simeti, responsabile Teatri, spettacoli e coordinamento eventi; Frine Marchese, della segreteria organizzativa della cooperativa Le Baccanti e il presidente della cooperativa Delia Accetta: «Abbiamo veramente il gotha della rappresentanza dei trionfisti, dei cantori, dei poeti di Palermo e non solo - sottolinea Marchese - che hanno raccontato in questi ultimi anni Santa Rosalia.

È un percorso straordinario, che unisce in preghiera e alla speranza tutti i palermitani e non solo - prosegue - ricordiamo quante culture e religioni salgono la notte tra il 3 e il 4 al santuario, quanti sono devoti a Rosalia. Questo per noi è un motivo di aggregazione». Per Gaspare Simeti «questo progetto è un giusto riconoscimento per chi a Santa Rosalia ha dato sempre un messaggio sotto ogni forma e performance. Io credo che questa Amministrazione abbia iniziato un percorso che gli artisti di questa città attendevano con ansia da molti anni».

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