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Bagheria e la cultura europea: un legame raccontato dalle opere di 5 grandi artisti, da Guttuso a Tornatore

Si apre una mostra a Palazzo Galletti Inguaggiato. Il pubblico, oltre ai lavori del pittore e del regista, troverà anche le poesie di Ignazio Buttitta, i quadri di Salvatore Provino e le foto di Ferdinando Scianna

Renato Guttuso

L'identità culturale di Bagheria è il titolo della mostra che si inaugura alle 18 di oggi (sabato 8 luglio) a Palazzo Galletti Inguaggiato di Bagheria. Curata dal Museum di Ezio Pagano e promossa dal centro studi Angelo Fiore, l'esposizione è incentrata su cinque importanti personalità bagheresi. Innanzitutto, Ignazio Buttitta, con le sue poesie tradotte in gran parte d’Europa. Poi i pittori Renato Guttuso, eminenza del neorealismo e icona del Novecento, e Salvatore Provino, primo artista occidentale ad esporre al Museo nazionale di Pechino. Ancora il fotografo e scrittore Ferdinando Scianna, primo italiano a far parte dell'agenzia Magnum di New York. Infine, il regista Giuseppe Tornatore, Premio Oscar apprezzato in tutto il mondo.

Durante la presentazione della mostra, Franco Lo Piparo, professore emerito dell’Università di Palermo, racconterà l’origine continentale di Bagheria e parlerà dei fili che legano tanti intellettuali bagheresi alla grande cultura europea. Introdurrà  la serata il professore e scrittore Maurizio Padovano. Nel corso dell'inaugurazione, inoltre, il pubblico potrà assistere alla performance musicale di Rayna Karjieva.

«Esistono - spiega Lo Piparo - due immagini della Sicilia, quella insulare e quella continentale. La Sicilia "sequestrata" dal resto dell’Europa, secondo la definizione del filosofo di Castelvetrano Giovanni Gentile in riferimento al periodo preunitario, e la Sicilia legata da mille interessi, politici economici e culturali, con il resto d’Europa. A seconda delle preferenze ideologiche, la Sicilia insulare è o fonte di orgoglio e segno di superiorità o occasione di piagnistei autolesionisti. Le due immagini hanno una lunga storia che attende di essere ben raccontata. Il dato interessante e intrigante è che l’immagine della Sicilia insulare è stata costruita e coltivata da siciliani saturi di cultura continentale».

La mostra sarà visitabile fino al 29 luglio, da martedì a sabato e dalle 17.30 alle 20. L'ingresso per l'inaugurazione è libero fino al raggiungimento dei posti a sedere.

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