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"L'arte della felicità", il maestro buddista Tsenshab Serkong Rinpoce a Palermo

Tsenshab Serkong Rinpoce

“L’arte della felicità” sarà il tema della conferenza aperta alla città, che Tsenshab Serkong Rinpoce terrà a Palermo il prossimo 30 novembre alle 18, presso la sede del Circolo Arci Tavola Tonda ai Cantieri Culturali alla Zisa (Via Paolo Gili, 4).

L’iniziativa è organizzata dal Centro buddhista Muni Gyana che ospiterà Rinpoce fino al 4 dicembre. E nella sede del centro sulla collina di Pizzo Sella che sovrasta Mondello (Via Grotte Partanna, 5), dal 2 al 4 dicembre il maestro buddhista sarà impegnato in una tre-giorni di insegnamenti sui “Tre principali aspetti del Sentiero”. Sabato, 3 dicembre, chi lo desidera potrà partecipare alla cerimonia della presa di rifugio e dei voti laici.

Tsenshab Serkong Rinpoce è oggi considerato una delle più interessanti personalità del buddhismo tibetano. Classe 1984, quando aveva appena due anni, indicò la foto dell’allora recentemente scomparso vice tutore del XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, esclamando: “Sono io!”. Il giovane lama è, infatti, riconosciuto come la reincarnazione del precedente Tsenshab Serkong Rinpoce, uno dei sette insegnanti dell’attuale Dalai Lama, al quale gli autori di “Guerre Stellari” si sono ispirati per il personaggio di Yoda, Gran Maestro del Consiglio Jedi. L’attuale Tsenshab Serkong Rinpoce si è formato presso il monastero buddhista di Gaden Jangtse, nell’India meridionale e, dopo aver deciso di continuare la sua pratica del Dharma come laico, ha completato la sua formazione sempre in India, presso l’Istituto di dialettica buddhista di Dharamsala, sede dell’attuale governo tibetano in esilio. Su consiglio del Dalai Lama, ha completato in Canada due anni di studio intensivo della lingua inglese e, attualmente, sta continuando la sua formazione di alti studi buddhisti.

«Il Centro buddhista Muni Gyana di Palermo – dice il direttore Marco Farina – con la visita di Tsenshab Serkong Rinpoce che ha accettato il nostro invito dello scorso luglio in India, riapre alla città dopo il lungo periodo di pandemia. E lo fa con l’intento di condividere con il maggior numero possibile di persone, i preziosi insegnamenti di questo giovane maestro altamente qualificato. Un’opportunità che ci permette di continuare a custodire il profondo patrimonio di insegnamenti buddhisti che si tramanda da secoli nell’ambito della nostra tradizione; un patrimonio culturale che permetterà agli studenti di buddhismo e a chiunque lo desideri, di approfondire il prezioso universo costituito dal buddhismo tibetano. Data l’enorme importanza dell’evento legato alla presenza di Rinpoce, il Centro Muni Gyana si occuperà anche di facilitare l’ospitalità di coloro che arriveranno da fuori città».

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