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Ristorante, caffetteria e bookshoop all'interno del Teatro Massimo di Palermo: pronto il restyling

Luigi Smecca con Placido Domingo

Un ristorante, una caffetteria e un bookshoop all'interno del Teatro Massimo di Palermo. I lavori partiranno entro un mese e prevedono un progetto di restyling già approvato dalla Sovrintendenza ai Beni culturali.

La Fondazione ha affidato lo scorso anno una nuova concessione ad una società privata che gestirà gli spazi all'interno del teatro e che rinasceranno sotto il nome di Giardini del Massimo.

Tre le sale interessate dal cantiere, che secondo i piani dovrebbe essere chiuso entro quattro mesi. Un investimento importante che prevede la riqualificazione degli spazi, l'adeguamento degli impianti, la domotica. Negli ambienti nasceranno un ristorante, una caffetteria e il bookshoop: tutti a disposizione dei frequentatori del Massimo ma aperti anche alla città.

Il progetto di interior design più impegnativo sarà probabilmente quello della sala dipinta dove troverà posto il ristorante ed è prevista una rivisitazione in chiave moderna con delle installazioni particolari. Non svela molto altro Luigi Smecca, l'architetto al quale è stata affidata la progettazione. Smecca, 45 anni, si è specializzato a Genova alla scuola di restauro di beni architettonici monumentali, dopo la laurea in Architettura a Palermo. "La scelta di Genova - racconta - è stata dettata dal fatto che mi piaceva l'idea di lavorare a Palermo, la mia città".

Al suo attivo Smecca, che nei giorni scorsi ha presentato il suo lavoro al tenore Placido Domingo durante la sua tappa a Palermo, ha una serie di progetti importanti, l'ultimo la rinascita della Sirenetta di Mondello e recentemente ha restaurato anche il Castello di Trabia, con la torre medievale del 1200. E in lavorazione c'è un altro progetto: il restauro di un altro palazzo medievale nel centro storico di Palermo.

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