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Da Ásgeir a Dardust, dopo un anno di stop a Castelbuono ritorna Ypsigrock

L'ultima edizione di Ypsigrock, nel 2019, prima del lockdown

A Castelbuono ritorna dopo lo stop forzato di un anno fa Ypsigrock, il boutique festival dell’estate italiana in versione «Tiny but Needed». Il lungo week end musicale dell’estate andrà in scena dal 5 all’8 agosto nella sua cornice naturale nel cuore del Parco delle Madonie, in forma ridotta che ne assicurerà il regolare svolgimento secondo le disposizioni governative a tutela degli spettatori, dei lavoratori dello spettacolo e delle band che si esibiranno.

«Sarà un’edizione diversa, inconsueta nei contenuti, atipica nei rituali - spiegano Vincenzo Barreca e Gianfranco Raimondo, founder e direttori artistici di Ypsigrock - ma sempre animata dallo stesso spirito singolare di ricercatezza che ci ha contraddistinto come uno degli eventi estivi più attesi d’Italia. Nonostante le difficoltà dovute alle misure anti Covid, abbiamo messo su una Line up di alto livello, abbiamo introdotto delle novità, come la residenza d’artista e innovato Avanti il prossimo, la nostra talent competition, grazie al sostegno del Nuovo Imaie».

Le esibizioni si svolgeranno nel centro storico di Castelbuono, su due dei palchi del festival: l’Ypsi Once Stage di piazza Castello e l’Ypsi & Love Stage, all’interno del Chiostro di San Francesco. Per accedere all’evento servirà necessariamente il green pass.

Attese le esibizioni di Ásgeir, l’artista che ha venduto di più nella storia della musica islandese, superando in patria giganti come Björk e Sigur Rós, Iosonouncane, la band italiana del momento, e Dardust, il producer dei più importanti successi della musica italiana degli ultimi anni.

Ritorneranno in Italia grazie ad Ypsigrock anche i Molchat Doma, la band bielorussa che ha conquistato il pubblico con le sue sonorità post-punk ed un’estetica di chiara matrice post-industriale sovietica e Clap Your Hands Say Yeah in solo che vedrà Alec Ounsworth, fondatore, frontman e da tempo one man band del progetto americano, esibirsi in un set intimo che metterà in risalto le sue qualità di cantautore. Lo stesso Alec Ounsworth, insieme alla sound designer italiana ma di stanza a Berlino Andrea Noce aka Eva Geist, la musicista e visual artist svizzero-canadese Barbara Lehnoff conosciuta come Camilla Sparksss, l’architetto tedesco Gustav Düsing e il light designer francese Julien Dufour, daranno vita a «The Sound of This Place», la residenza artistica internazionale, che vanta prestigiosi partner culturali internazionali.

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