Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Osservatorio di Isnello, in arrivo due supertelescopi per la ricerca di nuovi corpi celesti

Il cielo di agosto pieno di stelle cadenti (fonte: Kim MyoungSun)

Il centro astronomico di Isnello, sulle Madonie, si arricchirà presto di due nuovi potenti telescopi per la ricerca di nuovi corpi celesti e di asteroidi. I due progetti sono stati annunciati nel corso dell’incontro con lo scienziato svizzero Michel Mayor, premio Nobel per la fisica.

Il polo di Isnello, guidato da Pino Mogavero, fa così un altro passo avanti come riferimento della comunità scientifica che oggi si è ritrovata qui per confrontarsi nella ricerca di nuovi mondi.

«Oggi conosciamo oltre 4 mila pianeti ma ce ne sono tanti altri da scoprire e da studiare», dice Giusi Micela del Niaf, istituto nazionale di astrofisica ed ex direttrice dell’Osservatorio astronomico di Palermo. Proprio lei sta seguendo l’attuazione dei due progetti finanziati dall’Agenzia spaziale europea.

I due telescopi saranno collocati in cima a monte Mufara a quota 1865 metri. Il primo, che si chiama Wmt ("Wide-field Mufara Telescope") e sarà collocato entro la fine del 2021, ha un diametro di un metro e sarà in grado di esplorare il cielo alla ricerca di «supernove» (esplosioni stellari) e asteroidi che sfiorano o si schiantano sulla terra. L’impianto sarà usato in sinergia con un altro supertelescopio chiamato "Fly Eye" (costo 10-12 milioni di euro) che, come l’occhio di una mosca, copre ogni spicchio del campo visivo. Sarà quindi in grado di individuare ogni forma luminosa. L’impianto è realizzato da un’azienda italiana, Eie group, specializzata nei grandi telescopi. Il presidente Gianpietro Marchiori ha detto che il telescopio per Isnello è pronto. Si attendono le autorizzazioni amministrative e le infrastrutture necessarie.

Caricamento commenti

Commenta la notizia