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Teatro Massimo, il Libersind Confsal: "L'augurio per una ripartenza carica di entusiasmo"

Il teatro Massimo a Palermo

Il 15 giugno hanno riaperto, come previsto dall'ultimo Dpcm, i teatri italiani e tra questi anche il Teatro Massimo di Palermo. Durante i lunghi mesi di lockdown per l'emergenza Coronavirus, lavoratori, dirigenti e parti sociali hanno lavorato all’agognato rientro in teatro. Il sindacato autonomo Libersind Confsal, che nel frattempo ha ottenuto il riconoscimento dai vertici della Fondazione ai tavoli di contrattazione, ha preso parte attivamente alle trattative per traghettare questa fase delicata di inattività forzata verso una graduale ripresa di tutte le attività teatrali.

"L’impegno di tutti ha permesso di tornare al lavoro, con ritrovato entusiasmo e rinnovata passione. Come organizzazione sindacale vogliamo rivolgere i nostri migliori auguri di un nuovo inizio, proficuo e carico di speranze, alla Fondazione ma anche a tutti i lavoratori, Professori d’orchestra, danzatori, artisti del coro e le altre maestranze", dichiara il Segretario Provinciale di Palermo Monica Piazza.

Adesso il Libersind Confsal vede già nuove sfide e nuovi orizzonti: una squadra affiatata, composta dalle varie figure professionali, pronta a riprendere le fila degli obiettivi imprescindibili per il futuro della Fondazione.

"Le Segreterie Aziendale e Provinciale guardano fiduciosi a nuove trattative: livelli occupazionali, stabilizzazione del precariato, organizzazione del lavoro, investimenti su strutture e nuove tecnologie – aggiunge il Segretario Aziendale -. La priorità contingente è lavorare in sicurezza, in ottemperanza al dettato normativo, rispettando il protocollo elaborato dall’azienda e dai rappresentanti del lavoratori".

"Siamo consapevoli degli sforzi fin qui profusi dall’attuale management in un momento complicato della storia umana ed economica del Paese, con spirito di collaborazione e condivisione porteremo avanti le istanze dei lavoratori, a loro tutela. Confidiamo nel rispetto degli accordi aziendali e negli investimenti che il Sovrintendente Francesco Giambrone sta già facendo", dice Andrea Bertucci, Professore d'Orchestra e rappresentante sindacale d'Orchestra.

Il Libersind esprime, infine, apprezzamento per la recente nomina del nuovo Direttore del ballo Davide Bombana: "Segno tangibile di rilancio di un settore bistrattato nella recente storia nazionale e a Palermo pervicacemente rimasto produttivo – afferma il Segretario Provinciale Piazza - Il nuovo Direttore del ballo completa il ricambio di uno staff organizzativo ed artistico, iniziato con il nuovo Direttore Musicale, il Maestro del Coro ed il Direttore di programmazione. Una Fondazione che vuole essere protagonista nel panorama nazionale ed internazionale, un Teatro virtuoso che merita complessi tecnici ed artistici stabili".

La graduale ripresa delle attività ha certamente rinnovato l'entusiasmo di tutti i professionisti che da anni lavorano con passione in teatro. "Ho sognato il giorno in cui sarei potuto rientrare nel nostro amato Teatro Massimo, in qualità di tersicoreo del corpo di ballo, ormai da 15 anni, e adesso anche in una nuova veste di rappresentante sindacale del ballo – dichiara Marcello Carini, danzatore del Corpo di ballo del Teatro Massimo e rappresentante sindacale del Libersind Confsal - Si tratta di una nuova realtà autonoma il Libersind Confsal, da poco riconosciuta dai vertici della Fondazione. Con questi ultimi abbiamo avviato un dialogo basato su stima e fiducia reciproca portando avanti un lavoro di responsabilità e di investimento culturale per la nostra città e il nostro teatro. Colgo l’occasione per augurare buon lavoro a Davide Bombana, appena nominato Direttore del Ballo dal Sovrintendente Giambrone, il quale in questi ultimi anni ha mantenuto il suo impegno nel mantenere aperto il nostro settore in controtendenza con tutto ciò che è accaduto nel resto dei teatri italiani. Adesso è il momento di riprenderci la nostra vita, nel rispetto dei protocolli di sicurezza perché un solo errore penalizzerebbe tutti. Ora è il momento di tornare a frequentare i teatri e riappropriarci della bellezza che queste arti e questi luoghi trasmettono, indispensabili per il benessere dell’anima e della mente".

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