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A 20 anni dalla morte, omaggio a Palermo ad Eliodoro Sollima

L’associazione siciliana Amici della Musica apre la stagione 2020 con un omaggio a Eliodoro Sollima in occasione del ventennale della scomparsa. Sul palcoscenico del Politeama Garibaldi di Palermo, il 13 gennaio alle 17.15, l’orchestra del conservatorio Alessandro Scarlatti diretta da Ottavio Marino, Luigi Sollima al flauto, Giovanni Sollima al violoncello e Giuseppe Andaloro al pianoforte.

L’omaggio a Sollima è frutto della sinergia tra l’Associazione Siciliana Amici della Musica e il Conservatorio di Palermo.

Una collaborazione ricca di significato sia perché per oltre 40 anni Sollima è stato docente di composizione al conservatorio – e per un decennio anche direttore – sia per l’attenzione che il musicista aveva nel promuovere occasioni che potessero valorizzare i giovani talenti del territorio.

Il programma rappresenta proprio il percorso compositivo di Eliodoro Sollima e prevede nella prima parte Nenia e recitativo e Aria per violoncello e archi e il concerto per pianoforte e orchestra, scritto nel 1958 ed eseguito per la prima volta nel dicembre dello stesso anno proprio per gli Amici della Musica di Palermo, con lo stesso Sollima nel ruolo di solista, sotto la direzione di Ferruccio Scaglia alla guida dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.

Nella seconda parte del programma saranno eseguiti i quattro Divertissements de vieillesse, composti su commissione del Teatro Massimo di Palermo nel 1992 in occasione del bicentenario della nascita di Rossini.

Sono tutti siciliani, ma con un’intensa attività concertistica anche internazionale, i quattro artisti che ricorderanno Sollima.

Due dei cinque figli di Eliodoro porteranno sul palcoscenico un pezzo di eredità del padre: Giovanni, compositore e concertista di fama internazionale e Luigi, flautista e docente di musica d'insieme per fiati, fondatore dell'ensemble Soni Ventorum.

“È un concerto in forma intima dedicato a una persona dalla grande ironia e dal talento incredibile, talento non sempre riconosciuto, soprattutto in Italia. – ha spiegato Giovanni Sollima -. La musica di mio padre racconta questa terra in modo forte, aspro, vero, senza filtri. E’ un viaggio musicale che parla della sua figura, una figura estremamente forte: un concerto pieno di vitalità ed energia in cui il suo gusto per la sperimentazione viene accostato ad un sano artigianato”.

Eliodoro Sollima per oltre mezzo secolo ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per la vita musicale siciliana. La sua produzione compositiva comprende oltre 300 lavori che spaziano dal genere sinfonico a quello cameristico, dalla musica sacra a quella di scena e per balletto, dai pezzi pianistici per l’infanzia alle composizioni concepite come omaggio a grandi musicisti del passato.

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