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Da oggi in edicola "Diario palermitano", finestra sulla città

Santi Gnoffo

Un'immersione senza paracadute nelle viscere della città, attraverso la sua storia, i sapori, gli odori, le tradizioni, i dialetti, i santi e i vicerè. Santi Gnoffo raccoglie materiali da cinquant'anni e la sua inesauribile collezione è diventata un viaggio dentro la città in dodici volumi, ma anche un nuovo progetto editoriale che vede insieme il Giornale di Sicilia e Dario Flaccovio Editore che pubblica questo Diario palermitano dal Medioevo al secondo dopoguerra. Giorno per giorno, ognuno ha la sua parte: si inizia con la data e da lì parte la suggestione. Un volume al mese da acquistare con il giornale (in edicola già da oggi, costerà 7,70 euro più il prezzo del quotidiano).

«Gnoffo tratta un argomento che possiede un target vicino a quello dei nostri lettori, e alla nostra mission, ovvero denunciare e contestare i tormenti della nostra terra e nello stesso tempo, appoggiarne l'estasi - ha spiegato il vicedirettore responsabile del Giornale di Sicilia, Marco Romano, il giorno della presentazione della nuova iniziativa -. Questo è un momento in cui in Italia si legge sempre meno, ma è anche vero che non manca l'offerta, ma il pubblico. Non stanno sparendo i giornali, ma i lettori. Continueremo ad essere nutriti dall'informazione, siatene certi e questo volume ci racconta una storia, quella della città, partendo dal suo cuore più autentico».

Marco Romano ha anche anticipato che il Giornale di Sicilia, che nel 2020 compirà 160 anni - nacque il 7 giugno 1860 -, sta organizzando iniziative e manifestazioni in vista dell'anniversario; e questa uscita del Diario palermitano è solo il primo di una lunga serie di progetti che puntano ad aumentare la fidelizzazione dei lettori.

Ma eccoci al libro: basta aprirlo al primo gennaio per scoprire che nello stesso del 1072 Roberto il Guiscardo e Ruggero riuscirono a penetrare a Palermo facendo breccia nelle mura della Kalsa. Che settecento anni dopo cadeva il ponte di Corleone sopra la Madonna dell'Oreto, così come annotava il Mongitore. Mentre Pitrè scriveva nei suoi appunti che il primo gennaio 1796 moriva la nobile badessa del convento di santa Maria delle Vergini, Emanuela Cordova che aveva tentato di evitare alle sue consorelle, funerali solenni (e costosi): ma le suorine non si lasciarono convincere e salutarono la loro badessa in maniera consona al grado. Gennaio scorre velocissimo e interessante, basta aprire il volume «odorarne» il contenuto e lasciarsi trasportare dalla memoria, dalla scrittura pittoresca degli storici, dagli annali, dai racconti e cunti.

A febbraio, si potrà scoprire quindi la bellissima storia del «Bambinello» della Gancia, affidato a chi ne ha bisogno; poi marzo e via dicendo, fino a dicembre per scoprire cos'è l'antichissimo «voto sanguinario» del Senato palermitano. Diario Palermitano nasce dalla passione certosina di Santi Gnoffo «iniziata quando avevo 13 anni e andata avanti per altri cinquanta - spiega lo scrittore e appassionato di tradizioni popolari siciliane che possiede anche un seguitissimo profilo Facebook in cui racconta luoghi, angoli e strade di Palermo -; per ogni giorno del mese il lettore troverà gli avvenimenti storici, la tradizione, l'abitudine culinaria, la leggenda e il personaggio». Un patrimonio enorme racchiuso in dodici volumi che alla fine comporranno un'enciclopedia per affezioni e innamoramenti.

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