Parlare ai giovani della lotta alla mafia e al racket, ricordare loro le vittime di cosa nostra, uccise perché facevano il loro dovere. È questo l'obiettivo della "Notte Bianca della Legalità", in programma sabato 5 maggio, iniziativa promossa dall'Associazione nazionale magistrati insieme col Miur.
Dal pomeriggio e fino a sera, i tribunali di quattro città italiane, Palermo, Roma, Napoli e Genova apriranno le porte a oltre 1.200 studenti delle scuole secondarie.
I temi di quest'anno, legati alla legalità, sono la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, bullismo e cyberbullismo. Testimonial d'eccezione saranno artisti e personalità del cinema, dello sport, del giornalismo e della musica.
A Palermo saranno presenti Ficarra e Picone. Si discuterà di immigrazione, diritti dell'uomo e di racket delle estorsioni. All'interno del Palazzo di giustizia sarà esposta la mostra “Gli invisibili, ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza” di Lavinia Caminiti. Quaranta pannelli che raccontano gli anni delle stragi mafiose.: dal casolare dove fu massacrato Peppino Impastato alle pagine dei quotidiani dopo le stragi. Una mostra che si pone l'obiettivo di “documentare quale memoria la Sicilia conservi dei delitti di Cosa Nostra – spiega l'autrice - fotografando e riprendendo in momenti di normale quotidianità luoghi testimoni di fatti efferati e mettendoli a confronto con documenti prodotti immediatamente dopo il delitto”.
Al tribunale di Palermo potranno entrare solo gli studenti di nove istituti superiori individuati tramite l'Ufficio scolastico regionale: il liceo scientifico Leonardo di Agrigento, l'IIss Alessandro Volta di Caltanissetta, il liceo scientifico Archimede di Messina, l'educandato Maria Adelaide di Palermo, il liceo classico Garibaldi e il liceo linguistico Ninni Cassarà di Palermo, i licei scientifici Cannizzaro, Croce e Galilei di Palermo e l'istituto professionale alberghiero “Pietro Piazza” di Palermo.
"L'apertura dei tribunali alle studentesse e agli studenti, la possibilità che viene data loro di confrontarsi con esperti di indagini e di diritto e di avvicinarsi ai luoghi e alle pratiche della giustizia è un'occasione importante per la vita civile di una società", commenta il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, che parteciperà alla manifestazione presso il Tribunale di Roma.
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