PALERMO. Claudio Gioé veste i panni di Mario Francese, il giornalista ucciso dalla mafia nel 1979.
"Sono orgoglioso di interpretare un personaggio che è morto cercando la verità» ha detto sul palco del teatro del liceo Regina Margherita dove ha ricevuto un riconoscimento nell’ambito del premio giornalistico intestato a Francese.
Il film del regista Michele Alhaique. sarà il primo episodio della serie "Liberi sognatori» prodotta da Taodue per Mediaset. Gioé, che è palermitano, ha confessato di essere stato colpito dal coraggio, dalla tenacia ma anche dalla dimensione umana del cronista del "Giornale di Sicilia», assassinato nel 1979 dai corleonesi per aver pubblicato un’inchiesta sul malaffare intorno alla diga Garcia.
Il film ne segue le tracce, ricostruisce il contesto e il clima pesante di quegli anni.
Una parte, quella che copre gli anni Ottanta e Novanta, è dedicata alla figura del figlio più piccolo del giornalista, Giuseppe Francese, che «con il suo impegno civile riuscì a fare riaprire il caso e a dare una svolta all’inchiesta».
Poi, quando il processo portò alla condanna dei responsabili, ritenne concluso il suo compito e la sua vita.
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