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L'opera dei Pupi, Cuticchio presenta il nuovo cartellone

PALERMO. Da San Francesco a Santa Rosalia, dalla nascita di Gesù alla prima Crociata. Per tutto il periodo di massimo splendore dell'Opra, gli spettacoli dei pupi componevano un grande mosaico in cui solo la Storia dei paladini di Francia si rappresentava per 371serate consecutive. Il lungo ciclo veniva interrotto di tanto in tanto, soltanto dalle cosiddette «serate speciali» che si srotolavano in un'unica rappresentazione e raccontavano la storia di un eroe, un santo, un brigante: Mimmo Cuticchio recupera questa tradizione e compone un ciclo di spettacoli che andrà avanti nei week end fino all'Epifania, nel Teatrino di via Bara all'Olivella, a Palermo.

Ogni volta che si pensa al programma delle opera tradizionali, la riflessione va immediatamente al ciclo Carolingio ovvero a quel tratto di storia compreso tra la morte di re Pipino , la nascita di Carlo Magno e la morte dei Paladini a Roncisvalle. Ma i resoconti del Pitrè elencano anche altri poemi come: Cronaca di Turpino, I Reali, il Morgante, L'Innamorato, il Furioso, il Meschino, il Trabazio e altri.

Questi poemi confluiscono nei copioni del Teatro dei Pupi prima della pubblicazione in dispense della Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lo Dico, avvenuta dal 1858 al 1860. Da questi testi prenderà vita - sabato e domenica ottobre alle 18,30 - «Costantino guarito dalla lebbra», uno degli episodi meno rappresentati all'Opera dei Pupi, tratto da I Reali di Francia di Andrea Da Barberino che descrive la discendenza dei re di Francia, e dunque di Carlo.

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