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"Tre sull’altalena": nel mondo di Lunari tra vita, morte, destino

In scena Vincenzo Ferrera, Massimiliano Geraci, Fabrizio Romano e Antonio Puccia. Scene e costumi di Daniela Cernigliaro, musiche di Mario Incudine. Repliche fino al 27 gennaio

PALERMO. Tre personaggi che non hanno assolutamente nulla da dirsi, i soli temi di cui possono discutere, sono gli stessi di cui si parla in un salotto tra sconosciuti: vita e morte, libertà e costrizione, scienza e mistero, ragione e fede. Ma il difetto di comunicazione, è la forza di Tre sull'altalena, la commedia più conosciuta e fortunata di Luigi Lunari che va in scena da oggi (matinée oggi e domani alle 10,30), in serale domani alle 21 alla Sala Strehler del Teatro Biondo, che la produce. La regia è affidata all'ex direttore artistico del Nuovo Montevergini, Alfio Scuderi, che ha chiamato i suoi attori di sempre, Vincenzo Ferrera, Massimiliano Geraci, Fabrizio Romano e Antonio Puccia. Scene e costumi di Daniela Cernigliaro, musiche di Mario Incudine. Repliche fino al 27 gennaio.

Tre sull'altalena fu rappresentata per la prima volta nel luglio del 1990 dalla Compagnia dei Filodrammatici di Milano con la regia di Silvano Piccardi, la firma in calce era di tale Alan Bond, il titolo Three men without a boat, ufficialmente solo tradotta da Lunari. Con il titolo Fausse adresse (Falsa identità), viene portata in scena al Festival di Avignone dalla compagnia di Pierre Santini; da lì il volo a Parigi è quasi fisiologico: al Théâtre La Bruyère resterà in scena per 159 sere. Da allora la commedia è stata tradotta in 23 lingue e pubblicata in diversi Paesi.

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