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Rocco Papaleo sbarca a Palermo: «Il mio spettacolo per il Sud»

L’attore lucano è in scena, ospite del cartellone dello Stabile di Palermo, con «Piccola impresa meridionale» che firma insieme con Valter Lupo

PALERMO. Uno spettacolo terapeutico da un meridionale da esportazione. Ride Rocco Papaleo, questo suo spettacolo - Una piccola impresa meridionale che debutta stasera alle 21 al Teatro Biondo dove resta fino a domenica 21 - è prima di tutto un viaggio per suoni in un Sud che potrebbe essere ovunque. Poi è un racconto fatto di tanti piccoli racconti, raccolti sotto un titolo che ricalca quello del suo ultimo film da regista.
Papaleo, volesse definirla, «Una piccola impresa meridionale», esattamente cos’è?
«A chi mi chiede se è nato prima il concerto o il film rispondo che lo spettacolo ha preso vita prima, il film dopo e poi si sono fusi - puntualizza Papaleo -. Per nostra convinzione, mia e dei musicisti, è uno concerto-spettacolo scritto, con Valter Lupo, in forma letteraria. È nato sulla carta, poi uno sceneggiatore ed editor della Mondadori lo ha letto e ci ha detto che aveva la dignità della pubblicazione: così è nato il libro, poi è venuto il film che ha raccolto il titolo perché si prestava».


Ritorniamo al concerto.
«Si tratta di un'evoluzione del teatro canzone, costruito a moduli, suggestioni messe una dietro l'altra, unite dal comune filo conduttore del tono leggero e divertente, poetico oserei dire».
E la «piccola impresa meridionale»?
«È quella mia con i musicisti, ci accompagniamo a vicenda».
Sul palco ci sono infatti Francesco Accardo (chitarra), Jerry Accardo (percussioni), Pericle Odierna (fiati), Guerino Rondolone (contrabbasso) e Arturo Valiante (pianoforte).

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