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Palermo, l’Ucsi incontra l’arcivescovo Lorefice: «La comunicazione sia spazio di dialogo e confronto»

Nella foto i rappresentanti dell'Ucsi Palermo con l'arcivescovo Lorefice
Nella foto i rappresentanti dell'Ucsi Palermo con l'arcivescovo Lorefice

La comunicazione come strumento di verità, dialogo e confronto, capace di disarmare i conflitti e dare voce a chi non ne ha. È questo il messaggio lanciato dal Consiglio direttivo dell’Ucsi Palermo, sezione provinciale dell’Unione cattolica stampa italiana, che ha incontrato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, nel Palazzo arcivescovile.

«Facciamo nostre le parole di Papa Leone XIV – afferma il Consiglio – lavorando per una comunicazione che sia ‘disarmata e disarmante’, nel rispetto delle regole deontologiche e dell’etica».

L’incontro è stato l’occasione per presentare il nuovo Consiglio, eletto lo scorso maggio. «I giornalisti cattolici di Palermo – spiega il presidente Roberto Immesi – possono e vogliono offrire un contributo qualificato non solo alla categoria ma all’intera città, con iniziative di formazione e attività in collaborazione con scuole, uffici diocesani e realtà cattoliche del territorio». Con lui erano presenti la vicepresidente Adele Di Trapani, il tesoriere Michelangelo Nasca e i consiglieri Luigi Perollo, Giovanni Azzara e Riccardo Rossi.

Monsignor Lorefice ha sottolineato il valore della professione giornalistica e il ruolo che essa riveste all’interno della comunità: «L’arte della comunicazione presuppone formazione, rettitudine, capacità di mediazione e lettura degli eventi. Grazie all’Ucsi Palermo per le proposte e la capacità di offrire un servizio professionale che deve essere punto di partenza. La connotazione come ‘unione cattolica’ dice oggi più che mai l’impegno di uomini e donne che, nell’ambito ecclesiale, lavorano per far correre nel mondo la ‘bella notizia’, il Vangelo».

Nel corso dell’incontro, il Consiglio ha donato all’Arcivescovo una targa in vetro e legno con la preghiera del giornalista, chiedendo al contempo la nomina di un Consulente ecclesiastico per la sezione.

«Ringraziamo l’Arcivescovo per la paterna accoglienza e la disponibilità a collaborare – conclude Immesi –. La Chiesa ha sempre riservato grande attenzione alla comunicazione, consapevole del ruolo cruciale che riveste anche nell’annuncio del Vangelo. Come giornalisti cattolici siamo chiamati a offrire una testimonianza autentica e a vivere una professione che resta un baluardo della democrazia, nel rispetto delle regole e nell’interesse primario dei lettori».

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