
Ancora una Smart, ancora fiamme, ancora silenzio. Via Puglisi, traversa «dimenticata» di via Andrea Cirrincione, si conferma terreno ideale per chi cerca anonimato e impunità. Nessuna telecamera, zero presenze, nessun presidio. A ridosso dell’ex istituto salesiano Don Bosco Sampolo, oggi ridotto nella parte vecchia a un guscio vuoto e silenzioso, il fuoco si è preso un’altra auto.
L’ennesimo rogo si è consumato nel tratto che costeggia la linea ferrata della metro. Un segmento urbano abbandonato, pieno di sterpaglie e luogo privilegiato per l’abbandono di ingombranti. Uno spazio dove l’unica presenza regolare è quella del mercatino del sabato. Per il resto, regna il vuoto. Una strada che vive di ombre più che di passi.
Le domande tra i residenti si affastellano e restano sospese: chi brucia? Perché sempre lì? Perché sempre Smart? Ma soprattutto: «Perché via Puglisi non ha diritto alla stessa attenzione di altre strade?».
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