
È stata effettuata ieri, su disposizione della Procura di Savona, l’autopsia sul corpo di Giuseppe Cervillera, l’operaio di 66 anni originario di Partinico morto tragicamente lo scorso 24 luglio all’interno di un cantiere edile in Liguria. Le prime evidenze emerse dall’esame autoptico, tuttavia, non hanno fornito risposte certe sulle cause del decesso: sarà necessario attendere i risultati delle analisi di laboratorio sui tessuti, che verranno completate entro 90 giorni dai periti incaricati dal tribunale. Solo allora si potrà capire se a causare la morte sia stato un incidente sul lavoro o un improvviso malore.
Quel che si sa, al momento, è che Cervillera si trovava mercoledì pomeriggio in un appartamento al quarto piano di un condominio di via Torre d’Ere, a Bergeggi, in provincia di Savona. Era impegnato in alcuni lavori edili quando, per ragioni ancora da chiarire, avrebbe perso l’equilibrio mentre si trovava su una scala appoggiata al tetto. La caduta da un’altezza considerevole è risultata fatale: i soccorritori della Croce bianca di Spotorno e il personale medico del 118, giunti tempestivamente sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, avvenuto sul colpo a causa delle gravissime lesioni riportate.
Le indagini, affidate ai carabinieri con il supporto della polizia locale e degli ispettori del servizio di prevenzione dell’Asl 2, sono in pieno svolgimento. Gli investigatori stanno ricostruendo nel dettaglio la dinamica dell’accaduto e verificando se vi siano state eventuali omissioni o responsabilità, anche se una delle ipotesi ancora al vaglio è che l’uomo possa aver perso i sensi, forse per un malore, prima di precipitare. Verifiche in corso anche per capire se la posizione della vittima all’interno dell’azienda e nel cantiere era regolare. Sotto questo aspetto ci sono attiità di verifiche documentali ancora non completate.
Un servizio completo di Michele Giuliano sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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