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«Irregolarità alla Sais trasporti», Cgil, Uil e Cisal proclamano lo stato di agitazione

Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Uiltrasporti e Faisa Cisal proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente di SAIS Trasporti e delle aziende collegate, tra cui Giamporcaro, Tua, Autolinee Gallo, Sal, ATA, Camilleri e Lattuga, Autolinee Lattuca e denunciano con fermezza l’atteggiamento dilatorio e l’assenza di risposte da parte della Direzione dell’azienda di trasporto siciliana.

«Da tempo le gravi problematiche segnalate vengono ignorate, in palese violazione delle normative vigenti e dei più basilari principi di corrette relazioni industriali. Siamo di fronte a una situazione intollerabile, che compromette la sicurezza dei lavoratori e penalizza l’utenza. Le violazioni contrattuali e di legge sono evidenti: si fa un uso eccessivo di personale atipico e somministrato, superando i limiti previsti dal CCNL, mentre le assunzioni dirette non rispettano i criteri di anzianità. A queste criticità si aggiungono turni di lavoro insostenibili, che spesso superano le dodici ore giornaliere, e un sistema di rotazione irregolare che crea squilibri significativi tra i dipendenti. Inoltre, i tempi di percorrenza non sono più compatibili con le reali condizioni di traffico, con il conseguente aumento dei rischi per la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza» dichiarano Mario Nasca, Giuseppe Basile e Salvatore Crisafulli, coordinatori regionali rispettivamente di Filt Cgil, Uiltrasporti E Faisa Cisal.

Nonostante le segnalazioni sindacali, la Direzione continua a ignorare ogni richiesta di confronto, evitando di assumersi responsabilità rispetto a questi temi.

«Il sistema di rotazione attuale crea picchi di lavoro che gravano pesantemente sui singoli dipendenti, rendendo le condizioni ancora più critiche. Senza risposte concrete, il rischio di un ulteriore deterioramento è inevitabile. Per questo, proclamiamo lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente di SAIS Trasporti e attiviamo la procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla Legge 146/90 e successive modifiche. Ci riserviamo ogni ulteriore azione a tutela dei lavoratori e dei diritti sindacali, qualora non arrivino risposte adeguate da parte dell’azienda» concludono Nasca, Basile e Crisafulli.

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