Minacce e un ambiente diventato ostile hanno costretto alcune delle famiglie del gruppetto dei carnefici di Monreale a lasciare lo Zen. Un piccolo esodo che si è via via consumato nei giorni immediatamente successivi alla strage della notte del 27 aprile, che per alcuni si è rivelato necessario.
I primi costretti ad allontanarsi sono stati i genitori di Salvatore Calvaruso: raggiunti dalla lapidazione dei social, che prosegue senza sosta, hanno fatto le valigie e abbandonato il quartiere dopo avere ricevuto anche delle pressioni.
A ruota, a mano a mano che i carabinieri stringevano il cerchio sugli indiziati, anche altri nuclei avrebbero preferito allontanarsi. O hanno fatto in modo che i ragazzi non fossero reperibili: è il caso di Mattias Conti, che si è poi consegnato ai carabinieri della compagnia di Monreale dopo che i militari avevano perquisito la casa dei genitori senza, però, trovarlo.
L’ambiente tra i casermoni è caldo e si riflette sulla vita quotidiana.
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