Liste d’attesa infinite, primi posti liberi a distanza di mesi, se non anni, proteste e contestazioni da parte dell’utenza, polemica politica infuocata, dimissioni e siluramenti. E intanto un gruppo di otto impiegati del Policlinico avrebbe gestito a proprio piacimento le assegnazioni dei posti per le visite specialistiche.
In perfetta tranquillità, come se nulla fosse, avrebbero inserito persino i morti nelle liste d’attesa (c’è persino un caso di una signora scomparsa nel 1999), allo scopo di bloccare i posti per amici e parenti di colleghi e altri raccomandati. Medici compiacenti avrebbero consentito di avere priorità che non sarebbero spettate. E il gioco era fatto, le liste truccate, chi doveva aspettare avrebbe atteso anni, i raccomandati facevano in fretta.
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