Nuova pronuncia del Tar di Palermo che ha dichiarato illegittime le limitazioni di orari delle sale bingo come prevista dall’ordinanza movida del Comune. I giudici amministrativi hanno accolto in parte il ricorso presentato dalle società Bingo.It srl, Hbg Entertainment srl, Solfin Europe srl e Tutto Gioco srl, assistite dagli avvocati Alessandro Dagnino e Ambrogio Panzarella. Il tribunale, riscontrando un »difetto di istruttoria», ha ribadito che i Comuni devono rispettare criteri proporzionati e ben motivati per la regolazione delle attività economiche, rilanciando l’esigenza di
un quadro normativo equilibrato per garantire in maniera davvero efficace la tutela dei consumatori dall’illegalità e dal gioco compulsivo.
«Accogliamo con favore la sentenza del tribunale palermitano, che ha evidenziato in maniera chiara come le decisioni che regolano le attività debbano fondarsi su dati concreti e analisi adeguate - dice Emmanuele Cangianelli, Consigliere Delegato Fipe Confcommercio per i giochi pubblici ePresidente Egp Fipe - Nel caso specifico, l’amministrazione comunale non ha coinvolto in fase istruttoria le associazioni di categoria degli operatori del settore, che per quanto riguarda le sale Bingo sono anche direttamente concessionari dello Stato, basandosi invece su incontri limitati e su documentazione insufficiente.»
«La sentenza ribadisce che i regolamenticomunali devono trovare coerenza con il quadro concessorio nazionale; è utile ribadire - continua Cangianelli - che fin dal 2017 la concertazione tra Stato ed autonomie locali ha prodotto una specifica intesa che stabiliva un massimo di sei ore di chiusura quotidiana per le attività di gioco lecito, limitazioni tanto più rilevanti se applicate ad attività specializzate. Il Regolamento Movida, imponendo restrizioni orarie più severe, risultava in contrasto con tali principi senza dimostrare in alcun modo l’effetto positivo sulla salute dei consumatori."
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