I mal di pancia diffusi vengono sempre alla vigilia di qualche giorno festivo. Era successo nel ponte di Ferragosto, ricapita a Capodanno: tra bus e tram dell’Amat di Palermo, che aveva assicurato la presenza del trasporto pubblico straordinario fino alle 3 di notte per consentire a tutti di raggiungere la piazza dove si svolgeva il concerto di Biagio Antonacci, se ne sono visti in giro solo 125 sui 180 che circolano quotidianamente. Cinquanta autisti previsti in servizio non hanno firmato il foglio delle presenze: erano indisposti, assenti per malattia. Oltre a quelli regolarmente in ferie, naturalmente.
Declinato sul servizio, l’astensione improvvisa ha causato ritardi di anche un’ora sulle corse, 101 in testa. Qualcuno che era in attesa in via Libertà alla 20 è rimasto lì fino alle 20,45. Ad altri è andata peggio e alla fine hanno abbandonato la fermata.
«Mi scuso con i cittadini per i disagi - dice il presidente della partecipata, Giuseppe Mistretta -. Ho già avviato un’indagine interna per accertare le responsabilità sulla programmazione dei servizi». Annunciati in pompa magna sabato scorso dallo stesso presidente e dall’assessore alla Mobilità, Maurizio Carta. In strada eccezionalmente dovevano scendere 6 vetture della linea 101, 2 della 625 per Borgo Nuovo e la linea 1 del tram che sarebbe rimasta attiva fino alle 3 di notte. «Anche per questa occasione l'Amat sarà presente e vicina ai cittadini per agevolare il raggiungimento, senza auto, di piazza Politeama - aveva detto Mistretta -. Ringrazio tutto il personale dell’azienda che ancora una volta mette professionalità al servizio della città». Una iniziativa sostenuta dal socio-Comune. «Una grande azienda di trasporto in progressiva rinascita come Amat deve offrire sempre di più un servizio efficiente e amichevole ai cittadini e ai turisti, agevolandoli nella loro vita, anche nei momenti di festeggiamento e gioia - aveva detto Carta - . Sono certo che il prossimo anno sarà l’anno in cui il nuovo piano industriale e il relativo contratto di servizio consentiranno ad Amat di tornare a essere la grande azienda di trasporto della città». Che però probabilmente, dovrà attendere ancora tempi migliori per arginare il fenomeno delle croniche assenze del personale nei periodi caldi dell’anno, quando il calendario comincia a fare intravedere i ponti di festa ed il periodo estivo.
ll day after della festa lascia molti... a piedi. Dopo il turno festivo del Ferragosto, per esempio, 16 autisti dell’Amat avevano presentato il certificato medico: ammalati, in blocco, e assenti assieme ai 17 che erano invece in congedo parentale. In pratica, la città assolata e piena di passeggeri alle fermate, era rimasta orfana di oltre trenta bus attesi invano o per molto tempo in più del previsto passaggio perché mancava materialmente chi li guidasse.
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